Proteggiamo mari e oceani… anche attraverso le nostre azioni quotidiane
L’8 giugno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani (Oceans Day), riconosciuta ufficialmente dall’Onu dal 2008. Nonostante siano passati alcuni giorni, voglio dedicare questo pezzo proprio ai mari, così importanti per la nostra vita e il benessere degli ecosistemi marini e di tutto il Pianeta.
LE FUNZIONI DEGLI OCEANI
Gli oceani sono fondamentali alla vita sulla Terra. Innanzitutto perché sono loro a produrre la metà dell’aria che respiriamo. Essi inoltre assorbono più di un quarto dell’anidride carbonica dell’atmosfera e più del 90% del calore prodotti dalle attività umane. Così facendo limitano il riscaldamento terrestre. Essi inoltre sono fonte di nutrimento, energia, benessere e divertimento.
Non so voi, ma se sono nervosa, triste o debole, mi basta la vista del mare per sentirmi subito meglio. L’acqua è il mio elemento e la mia fonte di energia. Leggendo vari articoli ho scoperto nel tempo che non riguarda solo me questa sensazione. Esistono infatti studi scientifici che dimostrano come osservare il mare doni un immediato benessere. Sia a livello fisico che emotivo.
Il mare è infatti il primo posto dove vado dopo una malattia o durante un periodo di forte stress. Ho fatto così l’anno scorso sia a maggio quando hanno allentato le strette del lockdown, sia a novembre appena mi sono negativizzata dal covid. In entrambi i casi mi è bastato vedere l’acqua, ascoltare il suono delle onde e respirare l’aria salmastra per sentirmi viva e felice.
PROBLEMATICHE ED EMERGENZA
Eppure, nonostante tutto questo, gli oceani di tutto il mondo sono sotto attacco. E indovinate un po’ chi è il nemico? Siamo noi esseri umani e le nostre attività che stanno provocando danni enormi agli ecosistemi marini. E quindi di conseguenza all’intero Pianeta e a noi stessi.
Le principali cause di questa emergenza sono le attività estrattive e le trivellazioni, la pesca intensiva e distruttiva, i crimini ambientali (impuniti!). Ma ancora di più il riscaldamento globale e l’inquinamento da plastiche e microplastiche.
Si calcola infatti che nel mondo finiscano negli oceani e nei mari otto milioni di tonnellate di plastica all’anno. Se continuiamo a questo ritmo nel 2050 ci sarà più plastica che fauna marina.
Il riscaldamento globale inoltre non riguarda solo la temperatura dell’atmosfera ma anche quella degli oceani. L’innalzamento delle temperature dei mari porta all’aumento del loro livello, ad una maggiore acidificazione, alla perdita di ossigeno. E di conseguenza alla morte e alla scomparsa di numerose specie marine.
LE MACRO SOLUZIONI
Per affrontare questa emergenza servono nell’immediato leggi più attente e severe, che vigilino e tutelino gli oceani. Porre fine a pratiche di sfruttamento del mare, come pesca intensiva ed estrazioni. E la creazione di aeree marine protette, dove venga salvaguardata la biodiversità.
LE MICRO SOLUZIONI
Ognunə di noi, attraverso le proprie azioni quotidiane, può fare qualcosa per proteggere gli oceani e i mari.
Possiamo ad esempio cercare di eliminare il più possibile la plastica dalla nostra vita e in particolare quella monouso. Usare borracce in metallo e bere l’acqua del rubinetto o della sorgente. Utilizzare detersivi e saponi sfusi. Questo permette di limitare i rifiuti costituiti da bottiglie e flaconi di plastica, che troppo spesso vediamo galleggiare in mare o arenarsi in spiaggia.
Bandire dalle nostre abitudini le stoviglie di plastica, sostituendole con quelle lavabili o al massimo biodegradabili.
Non usare le cannucce in plastica, che rappresentano uno dei rifiuti principali di oceani e spiagge. Nonché causa di morte per tantissimi animali marini. Quando andiamo a bere l’aperitivo, ricordiamoci di specificare di non metterci la cannuccia. Questo piccolo gesto, che a noi non costa davvero nulla, può far tanto per l’ambiente. Si può volendo anche optare per soluzioni ecofriendly, come le cannucce di pasta o in alluminio.
Non versare negli scarichi l’olio esausto, ma smaltirlo correttamente, portandolo ai punti di raccolta dedicati. Gettare nel water esclusivamente la carta igienica e nessun altro tipo di rifiuto! Ricordatevi che tutto finisce poi in mare!!!! Scegliendo inoltre quella di carta riciclata faremo doppiamente bene all’ambiente.
Utilizzare per la spesa borse in stoffa o al massimo biodegradabili da riciclare poi per l’umido.
Quando si va al mare d’estate, utilizzare creme e prodotti solari biodegradabili e non inquinamenti. E soprattutto lasciare pulita la spiaggia, raccogliendo tutti i rifiuti prodotti durante la giornata.
Si tratta di piccoli gesti quotidiani che possono far tanto nella tutela non solo degli oceani, ma dell’ambiente in generale.
Buon mare e buona estate consapevole a tuttə!
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