Tuttə al mare a… ripulire le spiagge dai rifiuti!
La stagione estiva per me significa soprattutto mare, ma anche ripulire le spiagge dai rifiuti. Da qualche anno infatti non possono mancare nella mia borsa da spiaggia un sacchetto e un paio di guanti, che all’occorrenza utilizzo per raccogliere i rifiuti che incontro sul litorale. E purtroppo non c’è volta che io torni dal mare senza aver raccolto qualcosa.
I DATI INQUIETANTI DELL’INQUINAMENTO
L’inquinamento da rifiuti che riguarda spiagge e mari è un problema gravissimo di dimensioni mondiali. A soffrirne è anche il Mar Mediterraneo, che rappresenta la sesta area di accumulo di rifiuti al mondo.
Per quanto riguarda l’Italia, secondo l’indagine Beach Litter di Legambiente, ad ogni passo compiuto in spiaggia si incontra un rifiuto. Per essere più precisə i volontari e le volontarie dell’associazione ambientalista hanno analizzato 47 spiagge italiane, censendo 968 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia. Per un totale di quasi 37 mila rifiuti, di cui l’81% è plastica, il materiale più pericoloso se disperso nell’ambiente.
Sulle nostre spiagge si trova davvero di tutto, dai mozziconi di sigaretta, alle bottiglie di vetro e plastica, dai contenitori per alimenti ad imballaggi vari, fino ad arrivare ai rifiuti legati al Covid-19, come guanti e mascherine.
Secondo le ultime stime ogni anno vengono gettati nel mare dalle 8 alle 12 mila tonnellate di rifiuti. Praticamente 1 camion di immondizia al minuto. Questi non solo sporcano e inquinano l’ambiente. Distruggono anche gli ecosistemi e rappresentano una minaccia per tutti gli animali marini.
FARE QUALCOSA
Per porre rimedio ed evitare tutto questo servirebbero sicuramente più educazione, attenzione e consapevolezza da parte delle persone. Non abbandonare rifiuti in spiaggia per nessuna ragione al mondo. Non buttare per terra e sulla sabbia i mozziconi di sigaretta. Non gettare niente nel wc al di fuori della carta igienica (meglio ancora se ecosostenibile). Eliminare dalla propria quotidianità la plastica usa e getta. Servirebbero ovviamente anche più leggi punitive nei confronti di chi versa in mare sostanze inquinanti e rifiuti e politiche rispettose dell’ambiente da parte delle aziende.
Come in ogni cosa ognunə di noi può fare qualcosa per migliorare la situazione drammatica che ci troviamo a fronteggiare. La prevenzione è fondamentale, ma possiamo fare la differenza anche nella risoluzione del problema.
La rabbia che provo nel vedere tutti quei rifiuti galleggiare in mare e sporcare le spiagge mi ha portata a darmi da fare nel mio piccolo. A volte è faticoso, ogni tanto non mi va, spesso è frustrante, però non posso e non voglio fare finta di niente. E lo stesso vale per tantissime altre persone, che singolarmente o in gruppo hanno deciso di ripulire i litorali del nostro meraviglioso Pianeta.
Tra le tantissime iniziative italiane virtuose in questo campo, oggi voglio parlarvi di due associazioni: Legambiente e Plastic Free. Entrambe impegnate nel ripulire le spiagge della nostra penisola.
LEGAMBIENTE
Legambiente da anni organizza numerose iniziative di pulizia delle spiagge, dei mari e delle sponde dei fiumi, in Italia e non solo. In particolare proprio questo weekend l’associazione ha organizzato l’evento “Spiagge e fondali puliti”. Tre giorni (14,15,16 maggio) di mobilitazione su tutto il territorio nazionale, che prevedono gruppi di raccolta dei rifiuti su diversi litorali italiani.
Se volete contribuire a ripulire le nostre spiagge, trascorrendo del tempo all’aria aperta e conoscendo persone nuove, questa è la vostra occasione. Andate sul sito di Legambiente e cercate la spiaggia più vicina a voi dove avverrà la raccolta. Se non ce ne sono prendete voi l’iniziativa. Munitevi di guanti e sacchi della spazzatura, coinvolgete amicə e parenti e scegliete una spiaggia da ripulire.
PLASTIC FREE
Un’altra associazione di volontariato in prima linea nella pulizia e salvaguardia delle spiagge e di altri territori italiani è Plastic Free. Nata nel luglio del 2019 oggi conta quasi 1000 referenti e più di 50 mila volontarə in tutt’Italia.
Plastic Free non solo organizza eventi di raccolta rifiuti e pulizia di spiagge, boschi e città, ma anche progetti di salvataggio delle tartarughe, di sensibilizzazione nelle scuole e partnership con i Comuni.
Tra i prossimi appuntamenti targati #plasticfree, voglio segnalarvi quello di “unPOprimadelmare“, indetto per il 23 maggio. Si tratta di oltre 40 appuntamenti che avverranno in contemporanea lungo tutto il fiume Po, dal Piemonte al Veneto, passando per Lombardia ed Emilia Romagna. L’obiettivo: bonificare gli argini prima che la plastica e i rifiuti raggiungano il mare.
Anche in questo caso vi consiglio di fare un salto sul sito e sulle pagine social di Plastic Free per scoprire di più.
Per ogni problema c’è sempre una soluzione. Noi in questo caso siamo il problema ma possiamo essere anche la soluzione. La soluzione è cercare di ridurre al minimo la produzione di rifiuti. E questo lo possiamo fare modificando i nostri stili di vita. Per quelli che purtroppo già stanno inquinando i nostri mari, le nostre spiagge e i nostri fiumi possiamo solo rimboccarci le maniche e darci da fare per ripulire tutto.
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