Ho accompagnato mio padre a vaccinarsi
Ho accompagnato mio padre a vaccinarsi, e ne sono fiera!
Venerdi 2 aprile ore 17.10:
Io, mio sorella e Leonardo siamo entrati in macchina direzione garage, autofficina, di Papà per portarlo al centro vaccinazione di Mondorf.
Alle 17.30 siamo in ritardo e non ancora arrivati da Papà, che ci chiama agitatissimo chiedendoci dove siamo. Chiaro segnale che ha paura. Arriviamo un quarto d’ora dopo e lo troviamo già in macchina: stava andando da solo. Insomma carico seggiolone e Leonardo nella sua macchina e andiamo. Ammetto che avevamo e abbiamo paura anche noi. Papà é Papà.
” che dici Papà che faccio?”
” che dici Papà ha ragione?”
” e tu che avresti fatto Papà ?”
Non voglio neanche scriverlo ma penso che avrete capito quale fosse e ancora sia la nostra paura. Ma Papà si è sempre voluto vaccinare, perché lo vede come un’opportunità e vuole viaggiare. É in pensione e vuole viaggiare, se lo merita, lavora da quando ha 9 anni mio padre.
Vaccinarsi si o no?
Naturalmente solo una persona poteva accompagnare Papà e lo ha fatto mia sorella. A quanto pare si é accertato che non ci fossero effetti collaterali con le medicine che prende e si é fatto vaccinare. Mio padre fa parte della quarta fase di vaccinazione, quella rivolta alle persone vulnerabili, e lui é diabetico e appartiene ad una fascia di età dai 65 ai 69 anni. Subito dopo la puntura era impaziente e voleva andare via immediatamente, ma lo hanno fatto attendere quindici minuti. Sembravano non passare mai, sono stati lunghissimi. Trascorso il tempo necessario siamo tornati a casa. É stanco ma sta bene, non ha male al braccio e dorme come un bambino.
Pfizer, Astrazeneca…. cos’é importante?
Inutile specificarvi quale vaccino si é fatto, perché o la va o la spacca con tutti. Non fatevi mettere strane idee in testa. Tutti I vaccini hanno effetti secondari che variano da persona a persona. Bisogna avere fortuna anche in questo. Auguro una bella indigestione a chi ha passato le feste in compagnia, non curandosi del Covid-19 e del buon senso. Chi invece se ne é stata sola soletta come me dó una bella pacco sulla spalla perché chi la dura la vince, sempre.
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