I 100 anni di Nino
Quest’anno avrebbe compiuto 100 anni uno straordinario artista, che ha fatto la storia del cinema italiano: Saturnino Manfredi, per tutti Nino. Nato il 22 marzo 1921 a Castro dei Volsci, in provincia di Frosinone, da una famiglia di origine contadina. Il padre era Romeo Manfredi, e la madre Antonina Porfili.
Nino Manfredi è stato ricordato come il “ciociaro d’Italia”, un artista che ci ha lasciato un vero e proprio patrimonio cinematografico di un centinaio di film per il cinema, una quarantina di partecipazioni televisive, oltre a diverse sceneggiature e regie.
Un po’ di storia
Nel 1943 Nino Manfredi si iscrisse all’Accademia di Arte Drammatica di Roma. Il padre lo voleva avvocato ma la passione per il palcoscenico era per lui troppo forte.
In precedenza, Manfredi aveva avuto molte difficoltà di salute, in particolare era stato ricoverato in un sanatorio a causa di una grave tubercolosi.
Proprio da questa esperienza, capì che la sua vera passione non erano gli studi ma il teatro. Una strada che lo portò a diventare uno dei grandi della commedia all’italiana con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni.
Il successo arriva, nel 1959, grazie alla sua partecipazione al programma televisivo “Canzonissima”, nel quale interpreta l’indimenticabile ruolo del barista ciociaro Bastiano.
Gli esordi e il successo
L’esordio di Manfredi sul palcoscenico c’era stato a 26 anni, al Piccolo Teatro di Roma, nella compagnia Gassman-Maltagliati e negli anni immediatamente successivi. Le sue capacità teatrali lo portarono a “Il piccolo di Milano”, sotto la regia di Giorgio Strehler, e al teatro “Eliseo” di Roma con Eduardo de Filippo.
La vera svolta per Nino Manfredi arrivò però alla fine degli anni ’50. Si collocano in questo periodo alcuni film come “L’impiegato”, “Il Barista di Ceccano”, o ancora “Straziami ma di baci saziami” di Dino Risi. Un successo ininterrotto per ben 60 anni.
Indimenticabile l’opera cinematografica del 1973 “Pane e Cioccolata”, nella quale si affronta il tema molto importante dell’immigrazione italiana. Qui Manfredi interpreta il ruolo di un italiano emigrato in Svizzera negli anni ’70. Questo film è considerato uno dei migliori dell’artista, sia per la trama, al contempo drammatica e umoristica, sia per la sceneggiatura e la regia di Brusati.
Molto noto anche lo sceneggiato televisivo del ’72 “Le avventure di Pinocchio”, di Luigi Comencini, nel quale Manfredi interpreta il ruolo di Geppetto, che commosse per la sua veridicità.
I 100 anni di Nino Manfredi: un’artista unico
L’artista ha sempre ricoperto dei ruoli molto vicini al popolo, con grande dignità e umiltà. Cogliendo le diverse sfumature dell’animo umano, messe in risalto grazie alla sua spontaneità e alla sua ironia.
In occasione dei 100 anni di Nino Manfredi gli sono stati dedicati a Castro dei Volsci un murales e una strada che collega la sua abitazione natale con la Torre dell’Orologio.
In questo luogo, nel 2014, in occasione della commemorazione dei dieci anni dalla scomparsa, é stato inaugurato un Centro Culturale Polivalente e una mostra permanente che accoglie una ricca collezione di foto e filmati.
Samantha Gatto per #ilpoteredellacondivisione
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