Sognando un’estate libera
Alzi la mano chi non ha fatto almeno un piccolo, minuscolo, microscopico pensiero alle vacanze estive. Dopo un inverno che sembra durato 10 mesi, dopo averlo passato praticamente chiusi dentro casa, solo sfogliare foto di paesaggi estivi mette un senso di benessere addosso. Una sensazione strana, lo so. Però sognare è ancora lecito, e al massimo ci facciamo del male da soli. Nel mio caso (pure nel vostro, sono sicura), il sogno diventa un velo più tangibile dopo aver sentito le parole del ministro al Turismo, Massimo Garavaglia: “L’estate scorsa è stata quasi normale, quest’anno poi abbiamo il vaccino”. Un ottimismo disarmante, visto il periodo. Sognando un’estate libera prevista da Garavaglia, ecco che accanto alle sue parole spunta la frase “passaporto vaccinale”.
Ne ho già parlato qui, quando era stata l’Europa di Bruxelles la prima a tirar fuori l’idea. Un argomento che ha sollevato un mucchio di polemiche. E’ innegabile, però, vista la situazione sanitaria, che la strada da percorrere sia proprio questa. Le parole del ministro mi hanno spinto a cercare di capire meglio come potersi organizzare e soprattutto vedere come gli altri Paesi si stanno organizzando. In fondo, rilanciare il turismo dopo un anno disastroso come questo è volontà di tutti.
L’idea di un “visto” che attesti di essere stati sottoposti al vaccino rimane la strategia più attuale e ormai sembra una realtà accertata. E’ quella che Bruxelles sta percorrendo. In tempi di Covid, i viaggiatori vogliono “un turismo sicuro, pulito e più sostenibile“, e così il Parlamento chiede agli Stati membri di mettere in pratica senza indugio dei criteri comuni per viaggiare in sicurezza. Tra questi, un protocollo Ue per la salute e la sicurezza per i test prima della partenza. Inoltre, i requisiti di quarantena dovrebbero essere applicati solo come ultima risorsa.
L’obiettivo è avere un documento condiviso che non favorisca qualche Paese a discapito di altri. Di recente, il Parlamento europeo ha dato a larga maggioranza l’ok alla procedura d’urgenza al certificato verde sul Covid, il pass digitale proposto da Bruxelles che verrebbe concesso a chi si è vaccinato, o ha effettuato un test molecolare poco prima della partenza con esito negativo, o è guarito dal Covid da non più di 6 mesi.
Altri Paesi stanno creando pass vaccinali o simili, come Israele, dove la campagna vaccinale è praticamente finita e il Paese ha attivato un green pass per i ristoranti al chiuso e visita alle attrazioni turistiche. Si tratta di un lasciapassare su smartphone o su carta rilasciato a chi ha fatto le due dosi di vaccino o è guarito dal Covid. Dura sei mesi per i vaccinati e tre per i guariti.
Rilanciare il turismo è obiettivo di quei Paesi che di turismo ci vivono, quindi una bella parte come anche il nostro. Fioccano le prenotazioni per il mare italiano per quest’estate. Le agenzie di viaggio stanno rifiatando e anche tanti host.
I voli Covid-free salveranno le nostre vacanze
I voli Covid-free sono quei voli dove i passeggeri salgono solo se hanno in tasca un risultato di test negativo. Negli ultimi mesi, tutte le compagnie aeree hanno adottato questa pratica. La prossima estate i voli saranno solo Covid-free, inevitabilmente, ma almeno ci saranno. “Per Pasqua abbiamo avuto prenotazioni per le isole Canarie con i primi voli Covid free e auspichiamo che questo modello venga applicato anche per le città europee ed extra Ue” ha dichiarato Gianni Rebecchi, presidente nazionale di Assoviaggi Confesercenti, Associazione italiana agenzie di viaggi e turismo. Le regioni italiane oggi più richieste dall’estero sono Sicilia, Sardegna e Puglia.
Più ci si allontana dall’Italia più le opzioni di viaggio si riducono, ma non drasticamente come si potrebbe pensare. Le spiagge bianche di Phuket, in Thailandia, svuotate dal Covid sono uno dei tanti paradisi perduti, è il caso di dirlo, dell’ultimo anno. Ma, il governo thailandese, ha deciso di riaprire “la perla del sud” ai turisti dal primo luglio, dopo aver vaccinato il 70% dei residenti nei prossimi tre mesi. L’isola, infatti, ammetterà chi dimostrerà di essere immune al virus. Gli stranieri in arrivo saranno accompagnati dall’aeroporto all’hotel, dove dovranno sottoposi a tampone. Se negativo, la vacanza ha inizio.
Altro paradiso terrestre, le Seychelles sono state le prime a riaprire. Grazie ad una campagna vaccinale aggressiva sui suoi 100mila abitanti, il governo ha dichiarato l’immunità di gregge e si propone come la destinazione turistica più sicura al mondo.
Notizie piccole ma incoraggianti, almeno per sperare in un’estate diversa. Quindi, facciamo nostre le parole del ministro Garavaglia: “Il turismo è pronto a ripartire, l’obiettivo è chiaro: si riapre per non chiudere più”. Speriamo per tutti, questa volta sia quella buona
Anche la Grecia ha fretta di rimettere in piedi il turismo che vale circa un quarto del PIL nazionale. Già 40 piccole isole sono state dichiarate Covid Free grazie alla campagna vaccinale fatta. Qui, sono benvenuti tutti gli stranieri vaccinati o anche solo negativi al tampone. Saltando dall’altra parte dell’Oceano, a New York funziona il passaporto vaccinale: un’applicazione che certifica l’immunità e da accesso a cinema, negozi ed eventi sportivi.