Vippanza: star a prova di filtri
Ho trovato “Vippanza” per puro caso, mentre scrollavo la mia home di Instagram. La pagina, che smaschera i personaggi famosi quando esagerano con il fotoritocco, punta forte sul body positive. Conosciamo meglio colei che cura questo spazio: la giovane Emanuela.
Perchè hai scelto proprio questo argomento?
L’intenzione iniziale era di dare forza, di aprire gli occhi alle ragazze fragili, un po’ come me, che possono subire un abbassamento dell’autostima, vedendo quotidianamente i canoni che, purtroppo, la società ci impone. Degli standard assurdi, non umani. In secondo luogo, con il tempo, ho aggiunto il gossip, semplicemente perché mi piaceva spettegolare e non avevo amiche con cui farlo! Quindi ho ritrovato nella mia pagina anche un luogo confortevole, in cui scambiare due chiacchiere con i followers.
Il tuo motto è “sì al body positive, no al body shaming”…
Viviamo in una società in cui l’immagine è tutto, dunque è proprio con le immagini che ho deciso di aiutare gli altri. Mettere a confronto due foto, un prima e un dopo oppure una foto ritoccata e una no, mette in risalto la verità. Una bella verità, aggiungo! Queste donne sono così belle al naturale, così umane, mi piacerebbe che si accettassero per ciò che sono. Molto facile a dirsi, difficile a farsi, data la società in cui viviamo, che ci vorrebbe sempre e solo perfette!
Con queste foto inoltre sei di supporto a molte ragazze. Come?
Prendiamo ad esempio una ragazza famosa, che posta una sua foto: naso all’insù, labbra carnose, zigomi alti, occhi da gatta, seno prosperoso, vita stretta, fianchi larghi, lato B pronunciato e pancia piatta. I commenti come sono? “Sei bellissima”, “stupenda”, “vorrei essere come te”. Ed è proprio qui che le ragazze, soprattutto quelle più piccole o insicure, perdono fiducia in loro stesse. “Vorrei essere come lei”… è uno dei commenti che leggo più spesso. Parole che portano a pensare che per essere apprezzate bisogna essere così. E di conseguenza partono i complessi come “non sono all’altezza” e via dicendo.
Qualche vip ti ha mai contattata dopo aver visto le foto? Che tipo di reazione ha avuto?
Moltissime vip, direi! È un grande peccato, perché a me piacerebbe che siano loro stesse a comprendere il mio messaggio. Però mi metto anche nei loro panni, che sono come tutte noi, vittime di questo sistema “malato”. Probabilmente se mostrassero a tutti le loro macchie cutanee, l’acne o la cellulite non sarebbero più considerate “perfette” dalla società, di conseguenza inadatte per pubblicizzare determinati prodotti.
Ma come s’impara ad accettare se stesse?
Non è facile rispondere a questa domanda. Sono sempre stata molto insicura, ho sofferto e soffro tuttora di disturbi alimentari. Con il tempo sto imparando ad amarmi, anche grazie alla psicoterapia. Non è facile, soprattutto per chi è molto sensibile! Ciò che mi sento di dire alle mie coetanee e non solo è di smettere di seguire determinati modelli, che possono essere nocivi per la nostra mente, anche in maniera indiretta. Non è colpa dei vip in prima persona, ma dell’idea di un’immagine perfetta, costruita e dunque finta.