Attenzione sul DCA – disturbi comportamento alimentare: una sola giornata non basta!
Credo siamo tutti d’accordo nel sostenere che il tema dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) dovrebbe essere costantemente sotto i riflettori. La diffusione di corrette informazioni e della conoscenza sulle possibili cure sarebbe un primo passo verso la guarigione.
Questa necessità è confermata da quanto rilevato in questo anno, segnato dalla pandemia di covid-19, nella giornata del Fiocchetto Lilla (15 marzo).
Nei primi 6 mesi del 2020 in Italia ci sono stati 230.458 casi a fronte dei 163.547 dello stesso periodo del 2019 (fonte: Centro Naz. per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie).
L’aspetto di cui si parla poco è che il DCA nasconde una serie di comorbidità*** altrettanto gravi come bullismo, cyberbullismo nei minori o aggressività nelle donne.
Inoltre l’Italia è sempre caratterizzata dalla disuguaglianza nella gestione sanitaria tra regione e regione, con sempre maggiori problemi per il sud della nostra nazione.
Gli addetti ai lavori del settore sanitario e giuridico lanciano un allarme unico: ci sono poche strutture multidisciplinari per la cura del DCA. Lamentano la mancanza di strutture o reparti ospedalieri adeguati dove poter curare i casi più gravi e garantire il diritto alla salute di questi soggetti.
L’auspicio è quello di lavorare verso la realizzazione di nuovi luoghi di prevenzione e cura dedicati. Nonché, la creazione di ambulatori multidisciplinari (con psicologi, psichiatri nutrizionisti, internisti, infermieri e educatori specializzati).
*** In medicina, la presenza contemporanea nello stesso soggetto di più patologie.