Stop ai brevetti sui vaccini. L’appello di MSF: “Nessuno si salva da solo”

Stop ai brevetti sui vaccini. L’appello di MSF: “Nessuno si salva da solo”

Anche voi siete arrivati a capire che nessuno si salva da solo o state ancora lì a sperare che, se tutto va bene, a capodanno ve ne andate ai Caraibi?

No perchè, al netto di tutti gli errori commessi dal nostro governo, dall’Europa e dalle case farmaceutiche, c’è un enorme errore strutturale nella gestione della pandemia che ormai è evidente quanto un elefante in un salotto: se non si pensa ad una vaccinazione mondiale, la nostra vita non tornerà mai più quella di prima.

Lo so, non ce la fate più a sentire frasi catastrofiche, ma si tratta di logica, non è pessimismo.

“Dopo un anno di pandemia e oltre due milioni e mezzo di morti, alcuni governi continuano ad ignorare che la sospensione dei monopoli possa contribuire a un più ampio accesso a cure, vaccini e test diagnostici. Superare temporaneamente i monopoli conferiti dai brevetti lascerebbe ai governi di tutti i paesi, compresa l’Italia, la possibilità di un più ampio accesso alle cure”.

Claudia Lodesani
Presidente MSF Italia

Vaccino per tutti o rinunciamo alla globalizzazione

Se vogliamo continuare a commerciare con l’estero, fare le vacanze all’equatore, vedere i pinguini in Sud Africa, andare in India o fare i selfie in un safari, non possiamo pensare che quella perseguita finora sia la strada giusta. Si sta ragionando in termini microscopici, come se le nazioni fossero dei piccoli mondi a sè. Non è così, soprattutto nell’era della globalizzazione che ci piaceva tanto.

Ci piaceva, sì, ma non ci rendevamo conto dell’illusione in cui vivevamo.

Pensavamo di poter prendere il bello della globalizzazione e rifiutare il brutto. E invece no, non funziona così. Il concetto di globalizzazione non può essere modellato in base a quello che più ci fa comodo. Se la pandemia qualcosa ci ha insegnato è proprio questo. Quindi se vogliamo vivere in un mondo interconnesso è bene iniziare a ragionare in termini macroscopici.

La prima fase della campagna vaccinale in corso ha escluso di fatto la maggior parte dei paesi a medio e basso reddito: il 75% dei vaccini è stato somministrato in soli 10 paesi del mondo, mentre molti paesi non hanno ricevuto una sola dose. Con la sospensione dei brevetti e degli altri diritti di proprietà intellettuale, molti paesi del mondo, con competenze e tecnologia per produrre localmente vaccini contro il Covid-19, potrebbero aumentare la produzione e rendere così più rapida la loro somministrazione. (fonte: www.medicisenzafrontiere.it)

I nodi sono venuti al pettine

Chissà, forse in qualche modo ci saremmo comunque trovati prima o poi a fare i conti con le disuguaglianze sociali che caratterizzano il nostro pianeta. La povertà degli “altri” sarebbe comunque arrivata a bussare alle nostre case, magari con una guerra o con un’invasione. Invece c’ha pensato un virus ad anticipare i tempi e a togliere il velo su quel “terzo mondo” che si chiama così da quando facevo le elementari io, quindi parliamo di quasi trentacinque anni fa. E in tutto questo tempo non mi sembra sia riuscito a diventare, non dico primo, ma almeno secondo.

Quindi eccoci qua: figli dell’occidente benestante che ora temono di non poter tornare a viaggiare e a cenare fuori per chissà quanto tempo e continuano a guardare il dito mentre gli si indica la luna.

La proposta di sospendere i brevetti sui vaccini è stata lanciata da India e Sudafrica nell’ottobre 2020. Oggi è co-sponsorizzata da 58 governi e sostenuta da circa 100 paesi. Gran parte dei paesi ostruzionisti tra cui l’UE, Stati Uniti, Australia, Brasile, Canada, Giappone, Norvegia, Svizzera e Regno Unito, si sono assicurati la maggior parte dei vaccini disponibili, prenotando dosi per un numero superiore rispetto alla loro popolazione. (fonte www.medicisenzafrontiere.it)

Equità sui vaccini o non ne usciamo

Quando ero piccola, mio padre mi diceva spesso: “Non conta avere i soldi se chi sta intorno a te non ce li ha”. E aveva ragione. La vera ricchezza è come la felicità: è reale solo se condivisa.

Allo stesso modo, ora, la vittoria contro la pandemia sarà reale solo se tutti, in tutto il mondo, saranno protetti, altrimenti dovremo rassegnarci a vivere con delle limitazioni a cui piano piano ci abitueremo.

E se anche ci sembrerà di essere tornati alla nostra vita di prima, non saremo mai liberi dalla paura di allontanarci troppo o di ricevere qualcuno che viene da lontano.

L’appello di Medici senza Frontiere

La strada da perseguire, quindi, è la sospensione dei brevetti sui vaccini. Sono in molti ormai a chiedere questo passo ai governi e uno dei portavoce principali è Medici senza Frontiere che con l’appello “Nessuno si salva da solo” sottolinea l’importanza di un accesso alle cure che sia per tutti.

La probabilità che il virus possa circolare liberamente è inversamente proporzionale al numero delle persone vaccinate, che in un mondo globalizzato e interconnesso sappiamo essere cruciale. Immaginare di rimanere protetti dal proprio sistema sanitario e al sicuro dentro le proprie frontiere, oggi non è più concepibile: i virus valicano confini e la tutela della salute di tutti dipende dal modo in cui si organizzeranno le risposte globalmente. Nessun paese si salverà da solo. (fonte: www.medicisenzafrontiere.it)

Qualche domanda a Medici senza Frontiere

Perchè i governi non hanno ancora sospeso i monopoli sui vaccini?

Stiamo assistendo ad un inaccettabile fallimento dell’umanità e della risposta globale. È inaccettabile vedere paesi che accumulano vaccini e iniziano a immunizzare i gruppi a basso rischio mentre i paesi in via di sviluppo non hanno nemmeno iniziato a vaccinare gli operatori sanitari in prima linea in strutture ospedaliere già al punto di rottura.

Quanto è stato speso per produrre i vaccini?

In totale sono stati investiti più di 12 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, sperimentazione e produzione dei 6 possibili vaccini per il Covid-19 sviluppati da AstraZeneca/Oxford University (oltre 1,7 miliardi di dollari), Johnson&Johnson/BiologicalE (1,5 miliardi di dollari), Pfizer/BioNTech (2,5 miliardi di dollari), GlaxoSmithKline/Sanofi Pasteur (2,1 miliardi di dollari), Novavax/Serum Institute of India (quasi 2 miliardi di dollari) e Moderna/Lonza (2,48 miliardi di dollari).

Chi detiene i brevetti sui vaccini al momento?

Le politiche di trasparenza delle aziende farmaceutiche sono davvero carenti su tutta la linea: dagli accordi per i brevetti alla condivisione della tecnologia, dai costi di ricerca e sviluppo ai dati sulla sperimentazione di un farmaco. E le poche informazioni disponibili sono un segnale preoccupante che dimostra quanto le case farmaceutiche non vogliano agire nell’interesse della salute pubblica.

Che ruolo può giocare l’Italia in questa partita?

L’Italia, profondamente colpita durante la prima ondata dalla mancanza di strumenti medici per combattere il Covid-19 e ancora terribilmente colpita dalla pandemia, potrebbe soltanto trarre beneficio da questa iniziativa. Un posizionamento italiano all’interno dell’Europa, congiuntamente ad altri paesi membri, potrebbe rappresentare un’azione concreta per far fronte alla straordinarietà di questa emergenza sanitaria. Questa pandemia non cesserà finché non sarà finita per tutti!

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Martina Vassallo

Una passione, quella per la Comunicazione, e tanti strumenti diversi per attuarla. Dal giornalismo alla fotografia, passando per uffici stampa, videomaking e scrittura. Dopo la Laurea, la tessera da Pubblicista e gli anni da cronista, ho girato cortometraggi, spot e documentari. Per non farmi mancare niente, ho anche aperto un'attività nel wedding. In questo blog uso le mie esperienze per parlare di vita, sentimenti e ricerca interiore. Riflessiva, sì. Ma sempre con un pizzico di allegria, perchè per affrontare le profondità è meglio viaggiare leggeri.

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