Le ragazze salveranno il mondo
Le ragazze salveranno il mondo non è solo il titolo di un libro meraviglioso di cui voglio parlarvi oggi, ma anche, spero, un augurio per tutt* noi.
In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, celebrata qualche giorno fa, ho deciso di dedicare l’articolo di questa settimana proprio alle donne. Ovviamente sempre in un’ottica green-tosa. Non donne qualsiasi quindi, ma ragazze coraggiose, ribelli, determinate e appassionate che hanno combattuto e combattono ogni giorno in prima linea per i diritti e la tutela del Pianeta (e non solo).
In particolare oggi voglio celebrare 5 grandi donne che sono diventate ufficialmente le mie eroine e i miei esempi da seguire. Sto parlando di Rachel Carson, Wangari Maathai, Greta Thunberg, Alexandra Ocasio-Cortez e Jane Fonda.
Cinque nomi, alcuni più conosciuti e altri meno. Cinque ragazze di età, provenienza, estrazione sociale e culture diverse. Cinque storie differenti, accumunate da un coraggio e da una forza che la maggior parte di noi si sogna. Cinque donne incredibili (ma reali) protagoniste del libro di Annalisa Corrado “Le ragazze salveranno il mondo”.
ANNALISA CORRADO
Dire in poche parole chi è Annalisa Corrado è impossibile, tanto è corposo il suo percorso di formazione e numerosi i progetti di cui ha fatto e fa parte. In estrema sintesi Annalisa Corrado è un’ingegnera meccanica, un’attivista instancabile, ecologista per passione e professione e femminista per senso di giustizia e necessità. E’ stata, per quanto mi riguarda, la prima eco femminista che ho conosciuto, sia sulla carta sia di persona. Grazie a lei infatti ho scoperto l’esistenza dell’ecofemminismo, trovando in esso la fusione perfetta delle mie due anime da attivista.
“Le ragazze salveranno il mondo” è il suo primo libro, uscito nel maggio dello scorso anno, nel pieno di una pandemia mondiale. Un momento storico perfetto quindi per cogliere attraverso questo testo l’invito a riflettere, aprire gli occhi e poi agire. Una chiamata alla consapevolezza e all’azione che giunge fino a noi grazie alla penna dell’autrice, ma che ha varie voci e varie storie.
IL LIBRO
Si inizia con Rachel Carson. Biologa, zoologa e scrittrice statunitense, Carson ha portato alla messa al bando del DDT e di altri pesticidi e ha posto le basi per l’ambientalismo moderno. Si prosegue con la figura dell’attivista, biologa, politica keniota, nonché Premio Nobel per la Pace nel 2004, Wangari Maathai. C’è poi la giovanissima attivista svedese per il clima Greta Thunber, che da sola ha dato avvio a un movimento mondiale di lotta ai cambiamenti climatici. E Alexandria Ocasio-Cortez, la più giovane donna eletta al Parlamento degli Stati Uniti, per giunta ispano-americana. In chiusura la storia incredibile di Jane Fonda, instancabile attivista, che ispirata da Greta decide di manifestare ogni venerdì a Capitol Hill a Washington. Facendosi puntualmente arrestare.
Le storie di queste cinque ragazze dimostrano (e ci ricordano) di come la lotta per la difesa del Pianeta sia scandita e portata avanti soprattutto dalle donne, dalla loro forza e dal loro immenso coraggio. Necessari anche e soprattutto per affrontare gli insulti, le offese, le denigrazioni e le minacce che ciascuna di loro ha dovuto subire non perché attivista ma in quanto donna. Essere ragazze in questo mondo patriarcale non è facile, ma essere delle ragazze che fanno sentire la propria voce non è proprio consentito. Ma nonostante tutte le difficoltà, nessuna di loro cinque si è arresa e si arrende ed è per questo che sono per me dei modelli a cui ispirarmi e da cui prendere forza.
La stessa cosa vale anche per Annalisa Corrado, che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere di persona proprio qualche giorno fa. Impossibile non farle qualche domanda relativa al libro…
Com’è nato “Le ragazze salveranno il mondo”? Cosa ti ha spinto a scrivere proprio questo libro?
“Cercavo una fonte di ispirazione, per me stessa e per quelle ragazze e quei ragazzi che vogliono costruire un futuro diverso. In particolar modo per le ragazze, che hanno un enorme bisogno di modelli femminili positivi a cui ispirarsi, senza doversi immaginare maschi.
Ho scritto questo libro in un momento in cui avevo bisogno di rendere evidente, innanzitutto a me stessa, che esistono dei modelli di gestione della leadership e della responsabilità diversi. Differenti da quelli che io trovo incredibilmente tossici e inefficaci, come quelli che hanno condotto la politica recente in questo Paese. Ho cercato quindi modelli che fossero alternativi al fallimentare uomo narcisistico solo al comando.”
Come hai scelto le donne incredibili che hai raccontato? Ci sono altre storie che avresti voluto aggiungere?
“Ho scelto loro 5 in primis perché sono per me di grandissima ispirazione. In secondo luogo perché rappresentano esempi di leadership partecipata, corale e inclusiva, costruite intorno non al culto della personalità ma a grandi progetti. E anche perché i loro modelli si sono effettivamente dimostrati molto più efficaci.
Altre donne che per me sono di grande ispirazione sono Rossella Muroni e Daniela Ducato, che comunque in qualche modo sono presenti nel libro. Hanno infatti curato rispettivamente prefazione e postfazione. E Naomi Klein, che ho nominato raccontando l’attivismo di Jane Fonda.”
Quale tra queste 5 donne e attiviste coraggiose e appassionate ti ha maggiormente ispirata e senti a te più vicina?
“Le amo e le stimo tutte. Forse però quella che mi ha sorpresa di più è Wangari Maathai, per il suo carisma, la sua forza e la grande semplicità che aveva nel comunicare cose complesse. Inoltre ha dimostrato che quando hai un modello economico, sociale, politico o ambientale da proporre a qualcuno, dovresti riuscire a proporglielo come chiave di risoluzione dei suoi problemi, non come modello ideologico e basta. Lei ha portato la sua soluzione a quelli che erano i problemi concreti delle persone. Questo è quello che dovremmo fare anche noi.”
Quale messaggio vorresti mandare a tutte le donne, soprattutto a quelle delle nuove generazioni, attraverso il tuo libro?
“Il messaggio del libro è quello di cui sono portatrici queste cinque donne. Ossia che nessun* è troppo piccol* né troppo grande per fare la differenza. Vorrei che questo libro fosse uno strumento di ispirazione contagiosa. Una convocazione ad agire, a partecipare ad una battaglia condivisa, che dobbiamo condurre come mai prima in modo intersezionale e intergenerazionale.”
“Le ragazze salveranno il mondo” è un libro potente che vi consiglio di leggere. Che possa essere per voi esattamente ciò che è stato per me. Fonte di ispirazione, stimolo e coraggio, che ad ogni riga mi ha trasmesso sempre più voglia di agire. Perché è questo che dobbiamo fare: agire! E lo dobbiamo fare ora!
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