La ragazza col genio in quarantena
Nasciamo e moriamo con un genio, un talento, la risorsa più grande a cui possiamo attingere nei momenti difficili. Sta a noi scoprirlo, e diciamocelo, non è facile. Io, ad esempio, il mio lo devo ancora trovare. Ma, come si dice, è nei momenti più difficili che possiamo scovarlo, che viene a bussare alla nostra porta. E se gli apriamo allora la nostra vita può prendere una direzione del tutto inaspettata. La ragazza col genio in quarantena racconta proprio questo: è la storia di Marianna che durante il lockdown ha scoperto il suo genio.
L’idea del Genio è sempre stata dentro di me, sin da piccola – spiega l’autrice, Marianna Bonavolontà – . Sarà perché sono figlia unica l’immaginazione colma la solitudine, o forse perché durante i numerosi viaggi, per tenermi buona, i miei genitori mi raccontavano le favole e leggevano storie mitologiche sui luoghi che avremmo visitato. È così che è nata la mia attrazione nei confronti dell’artigianato locale, perché provavo a dare un volto allo spiritello, o genio direi oggi, che muoveva le mani dell’artista e lo ispirava a creare oggetti unici. Ho scoperto negli anni, e dopo diversi studi, che questo Genio in realtà ha delle basi esoteriche e ho cominciato a studiarlo.
Il volto del genio è legato al grande Gigi Proietti
Il lockdown ha solo riportato in vita le mie passioni, avendo più tempo a disposizione, e il volto del Genio, anche questo frutto delle favole e, in parte, del buon caro Gigi Proietti, un genio vero, che ha dato la voce al Genio della lampada di Aladdin, mio cartone animato preferito, visto e rivisto durante la quarantena”.
Marianna si definisce una creativa, avventuriera e globe-trotter, caratteristiche sviluppate fin da piccola grazie alla passione dei genitori per l’arte e i viaggi. Dal padre, pilota di caccia, eredita lo spirito avventuriero e la ricerca del genio artistico dei luoghi. E’ un vero vulcano creativo ed ha scoperto il suo genio in uno dei momenti più duri, non solo per lei ma per tutti gli italiani: il lockdown. Ma scrivere non è stata l’unica cosa che ha fatto Marianna:
“Ho cercato di ritrovare me stessa, dedicarmi alla meditazione, alla dieta e alla cura dei miei cani. E poi ho progettato una linea di maglie, ho lavorato su nuovi progetti e fatto corsi online di consulenza d’immagine e galateo. È il Genio che ha trovato me in uno dei momenti più difficili della mia vita. Di solito il genio si presenta nei nostri momenti di crisi e devo dire che ne ho affrontati tanti. È dalle crepe che entra la luce”.
Marianna è un vulcano. E’ una di quelle persone che altro essere una multitasking mum come la sottoscritta! Insomma, io di cose ne faccio tante, ma avere il genio creativo che ha lei mi ha ispirato a cercare meglio. Il romanzo è una lettura piacevole e che fa riflettere col sorriso sulla propria vita e sulle occasioni che ci pone.
Oggi autrice, imprenditrice, style coach, Marianna spazia scrive di moda e continua, insieme al suo inseparabile genio, a ricercare eccellenze in giro per il mondo. E secondo lei, gli italiani, dopo quarantene e lockdown hanno contribuito a dare sfogo alla loro eccellenza. Insomma, a cercare il loro genio.
L’artigianato, soprattutto. Ho visto tante persone, giovani e meno giovani, cimentarsi nel fare cose che non avrebbero fatto in tempi normali. C’è chi ha iniziato a lavorare all’uncinetto, chi a dipingere mobili e oggettistica, chi a disegnare gioielli.
Con il libro sotto il braccio, ora anche io vado a scovare il mio genio.
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