“Me contro te” chi sono gli influencer più amati dai ragazzi e perché ?
Da premettere che non ho nulla contro i “me contro te”.
Per chi come me è cresciuto a pane, tv e cartoni animati riuscire a comprendere queste nuove mode di “vlogger” mi diventa difficile.
Soprattutto cercare di capire cosa possa scaturire di tanto interessante in bambini anche piccolissimi la vita di questi due teenager.
Come si descrivono loro: “siamo Luì e Sofì, la coppia più pazza del web! Siamo dei vlogger, riprendiamo ogni giorno la nostra vita e la condividiamo con milioni di persone!”
Hanno un sito e un punto shop per comprare i loro prodotti; di cartoleria, giochi, vestiario, tutto con il loro logo. Hanno 6 milioni di iscritti sul canale YouTube, alcuni video (girati amatorialmente dentro una casa) raggiungono anche 68 milioni di visualizzazioni, 1,6 milioni di follower su Instagram e oltre 2 milioni su tik tok, un film già prodotto e andato in sala nel gennaio dello scorso anno e uno nuovo già pronto.
Ricoprono una fascia di età che va dai piccolissimi fino alla piena adolescenza. Fino a qui sembra solo l’ennesima coppia che funziona e che diventa virale sul web, il fenomeno del momento. Mia nipote di 6 anni ne è innamorata, i suoi amici pure, i figli delle mie amiche anche. Finché un giorno guardando le favole su YouTube insieme alla mia bimba mi capita un video di questa coppietta così famosa. Guardo mio marito e mi chiedo: “perché tutto questo successo?” Aiutatemi a capirlo.
Io sono di quella generazione cresciuta con “Bim Bum Bam” in cui c’era Uan (il pupazzo) e credere ad un pupazzo non era da bimbi sveglissimi. Lo so.
Poi c’era anche “l’albero azzurro” con Dodó e i cartoni animati delle 16 avevano quel non so che di naturalezza, di attesa, ti lasciavano la voglia di finire i compiti presto e sperare che prima possibile arrivasse l’indomani.
I nostri bimbi di oggi sono cibati già da linguaggi da adulti. Ho sentito bambini dell’asilo discutere perché uno aveva uno “slime” che brillava al buio e l’altro no.
Ci ho messo dieci minuti a capire cosa fosse uno slime, mentre loro si scambiavano dosi e ingredienti di come realizzarli. Basita.
Ho visto bambini più grandi organizzare intere feste di compleanno a tema di Luì e Sofì (i protagonisti di me contro te).
Vestirsi interamente marchiati e fare a gara con l’amico ad avere scarpe, felpe, cappelli e mascherine tutto a tema.
Devo accettare che le mode cambino, le generazioni anche, i bambini e le loro pretese pure e se adesso sono i “me contro te” a spopolare, tra qualche anno sarà un altro gruppo, sempre più social e lontano dal mio modo di vedere l’infanzia.
Alla mia generazione bastava aspettare l’uscita del “cioè” del giovedì con il lucida labbra o il poster in regalo per renderci felici un’intera settimana, oggi si clicca, si visualizza e così si diventa Star… del web.