Dolcegiuridica, la food blogger con la toga
Unisci la passione per il diritto a quella per la cucina, mescola bene gli ingredienti e otterrai…una food blogger dal nome “Dolcegiuridica”.
Classe 1992, senese di nascita, sangue pugliese e lucano nelle vene. Un mix esplosivo di tradizioni e sapori sapientemente fusi in ricette tutte da gustare.
Nelle mie ricette cerco sempre di mettere un po’ della cucina delle regioni dei miei genitori, Puglia e Basilicata, e tutto ciò che ho imparato a Siena, la mia città d’origine. La cucina toscana è sempre quella che prevale.
Cucinare è come amare, o ci si abbandona completamente o si rinuncia.
Harriet Van Horne
La passione di Elisabetta per la cucina risale ai tempi dell’infanzia. Ha la forma delle mani di sua nonna, l’odore della pasta fresca, il sapore dei prodotti genuini.
La bambina cresce e si laurea in Giurisprudenza. Ma mai, nemmeno durante gli anni dell’Università, perde di vista pentole e fornelli.
Sono cresciuta con mia nonna lucana in casa che ogni domenica faceva la pasta fresca e io la guardavo incantata. Da quel momento ho sempre amato sperimentare. Crescendo mi sono legata alla pasticceria perché riuscivo ad esprimere tutta la mia creatività e poi perché sono una grande golosa.
A questo punto dell’intervista capisco che oltre ad avere in comune il nome (ndr Elisabetta), Dolcegiuridica e io siamo unite soprattutto dall’amore per i dolci. E se io, mentre scrivo, sono ancora indecisa se scegliere tra tiramisù, bignè alla crema o torta Sacher (quella originale, of course), lei ha già votato il suo preferito: il tortino al cioccolato dal cuore caldo. E come darle torto!
Questa frase, che fa da sottotitolo alla sua pagina sul famoso blog di cucina Giallo Zafferano ha subito catturato la mia attenzione. Pensateci bene: quante volte ci capita, subito dopo aver mangiato un dolce, di sentir bussare quel fastidioso senso di colpa inculcato dalla moda del momento che demonizza tutto ciò che è zucchero e calorie?
Nel mondo in cui viviamo adesso vedo che c’è troppa attenzione alle calorie, alle diete restrittive di ogni tipo e non piuttosto ad una sana alimentazione costante. Io non mi sono mai sentita in colpa per un dolce in più mangiato. Anzi credo non esista cosa migliore del cibo per farti provare piacere, soprattutto quando è fatto con le nostre mani e sappiamo quali ingredienti ci sono all’interno. Per questo motivo cerco sempre di spronare a tenere un’alimentazione equilibrata senza mai rinunciare al dolce.
Ti piacerebbe conoscere una delle tante ricette proposte dalla food blogger Dolcegiuridica? Alla fine del post troverai il link!
“In cucina e nella vita, senza fretta ma senza sosta“
Il suo primo blog di cucina risale al 2014. Da quel momento Dolcegiuridica alterna toga e grembiule, conciliando le due diverse anime con sempre ben in mente il suo obiettivo: “In cucina e nella vita, senza fretta ma senza sosta“.
Perché…può capitare di arenarsi, di cadere, o di non capire più quale sia la propria direzione, ma sono questi i momenti in cui si è spinti a correggere il tiro e trovare il coraggio di reinventarsi, di costruire tutto daccapo.
dolcegiuridica
Credo che nella vita nulla si raggiunga in poco tempo ma è necessario agire con costanza. A piccoli passi, ma tutti i giorni. E questo è proprio quello che ho applicato nella mia vita personale e in cucina.
Elisabetta costruisce la sua carriera da food blogger sfruttando tutti i canali a sua disposizione. Dal blog Giallo Zafferano ad una trasmissione su Canale 3, dal web alla tv, passando per un libro (edito da Capponi editore).
L’idea del libro è nata durante la pandemia. Mi sono trovata, come tutti, chiusa in casa a riflettere su quali fossero le priorità nella mia vita. In un momento molto difficile per il lavoro mi sono buttata a capofitto nella cucina e questo mi ha fatto rendere conto che, nonostante la mia laurea in giurisprudenza più due master, la cucina era una delle cose che più mi rendeva serena ed appagata.
Ho voluto mettere tutto su carta per trasmettere agli altri l’idea secondo cui dobbiamo sempre perseguire i nostri sogni e mai tenerli chiusi nel cassetto.
Dal racconto della sua infanzia fino ad oggi, Elisabetta, tra le righe, si abbandona alle emozioni attraverso la descrizione di una serie di episodi che per quanto duri e difficili l’hanno fatta crescere.
Soprattutto il post laurea si è dimostrato davvero complicato. Sembra quasi che più sei qualificato e più dai “fastidio” nella società di oggi. Tante porte in faccia mi hanno solo fatto capire che nella vita si cade, perché è fisiologico, ma si deve sempre avere la forza di rialzarsi.
Dalle pagine del suo libro, oltre alla passione per il diritto e per la cucina, emerge anche quella per i viaggi.
Sono andata alla scoperta delle piccole realtà aziendali su tutto il territorio nazionale, soprattutto dopo il lockdown, per aiutare la ripresa e mostrare il più possibile le bellezze e le bontà del nostro Paese. Ho visitato borghi e paesini davvero stupendi.
Passo dopo passo, con semplicità ed empatia, Dolcegiuridica si è fatta conoscere al grande pubblico, senza badare troppo all’apparenza o a qualche capello fuori posto.
Un’immagine genuina da “ragazza della porta accanto”, capace di emergere in un mondo “social” affollato di food blogger.
Io non sono partita con l’obiettivo di “diventare qualcuno”. Semplicemente ho condiviso la mia passione essendo me stessa e cercando il meno possibile di copiare gli altri. Credo che la semplicità e i pochi artifizi aiutino molto, così come cercare sempre di portare avanti il proprio pensiero e i propri ideali e non cambiare in base al vento.
Alcune persone sognano il successo… mentre altre si svegliano e lavorano sodo.
anonimo
Il mio “successo”, se proprio vogliamo definirlo così, lo dedico a me stessa perché non smetto mai di crederci. Ma anche a coloro che tutti i giorni mi appoggiano e mi spronano a fare sempre meglio.
Una “dolce giuridica” con le mani in pasta e i piedi per terra. E con tanti sogni ancora da realizzare.
La ricetta
Come promesso, ecco qui il link alla ricetta che la food blogger Dolcegiuridica ha scelto di consigliare ai lettori di Distanti ma Unite.
PAVLOVA CON FRUTTA FRESCA
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Complimenti per questa meravigliosa intervista.
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