La scelta della vita
Arriva un momento, nella vita di ognuno di noi, in cui siamo chiamati a fare una scelta. Prendere una direzione piuttosto che un’altra.
Le mamme lo sanno bene, forse più di chiunque altro. Come io stessa vi avevo raccontato in un altro articolo di qualche tempo fa sempre sul nostro sito, dal titolo: Mamme moderne, ad ognuna la sua scelta.
La reginetta azzurra di tuffi Tania Cagnotto aveva appena annunciato al mondo la sua seconda gravidanza e l’addio alle gare. Qualche mese dopo, la storia si ripete. E vede come protagonista una delle campionesse più forti della scherma mondiale: Elisa Di Francisca. La mamma/atleta per eccellenza, come dimostra questa foto che la ritrae con il suo Ettore mentre lo allatta a bordo pedana.
A dimostrazione che una mamma tutto può. Riesce a conciliare i tempi, ad attingere a risorse che nemmeno immagina di avere e a colorare il tutto di amore e passione.
Come fanno, per esempio, tante mie amiche che ammiro per la loro determinazione e la loro grinta, mentre fanno i salti mortali tra lavoro e famiglia nel tentativo (quasi sempre ben riuscito) di non far mancare nulla ai propri figli, a costo di notti insonni e di occhiaie mal celate. E anche io, nel mio piccolo, faccio parte di quella schiera di donne. Con risultati che starà alla mia bambina giudicare quando sarà grande.
Esempio di mamme “tutto fare” sono la nostra “Sostenibilmente Mamma” Anna Piccolomini, per esempio. E le nostre Paola Proietti , Giovanna Di Notte ed Emanuela Impieri. E tu che mamma sei? Ti è capitato di dover fare delle scelte? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!
Il momento della scelta
Ad un certo punto, ad ognuna di noi, può capitare però di dover fare una scelta. E quando quel momento arriva, i dubbi bussano alla porta: “starò facendo la cosa giusta?” , “cosa penseranno i miei figli domani?”, “potrei fare di più e meglio?”.
E’ quello che è successo anche ad Elisa Di Francisca. Di fronte all’incertezza di un’Olimpiade ancora in bilico, dopo averci riflettuto tanto, ha deciso di aggrapparsi all’unico valore che veramente conta, soprattutto oggi: la famiglia. A quasi 38 anni la fiorettista jesina, due ori a Londra 2012 e un argento a Rio 2016, ha annunciato il ritiro dalle gare.
Quando ho saputo che i Giochi erano stati ufficialmente rinviati, mi racconta, sono stata assalita dall’incertezza. Non sapevo che scelta fare, se aspettare un altro anno o dedicarmi al sogno di regalare un fratellino o una sorellina ad Ettore (che era in programma dopo Tokyo, ossia dopo luglio 2020). Alla fine, dopo un periodo duro e difficile ho scelto! Ed eccomi qui, in attesa del mio secondo figlio.
Le Olimpiadi, se si dovessero svolgere regolarmente come tutti speriamo, stavolta Elisa si limiterà a guardarle in tv. Magari comodamente seduta sul divano mentre allatta la sua seconda creatura. Un’immagine forse diversa da quella che immaginava solo un anno fa, ma altrettanto emozionante.
Lontano dalle gare la schermitrice azzurra oggi sta bene, vive a pieno il periodo della sua gravidanza, ma per il futuro non mette limiti:
Io non ho detto che mi ritiro. Non so cosa avrò voglia di fare dopo. Sono aperta a tutto. Mi piacerebbe mettermi in gioco in qualsiasi campo, non mi precludo nulla.
Conoscendola la vedrei bene anche in un ruolo politico sportivo. Chissà…
Al momento si limita a raccogliere il plauso dei suoi Presidenti, il numero uno del Coni Giovanni Malagò e quello della Federscherma Giorgio Scarso. Contrariamente alle sue aspettative, entrambi hanno reagito alla sua scelta con grande comprensione rispettando le esigenze della persona, prima ancora che dell’atleta. Si è sentita capita, in primis come donna.
La gravidanza ai tempi del Covid
Affrontare una gravidanza ai tempi del Covid è una scelta che potremmo definire coraggiosa. Farlo nel momento in cui hai già un bambino a cui dover riservare le tue attenzioni la rende una vera e propria avventura. Ma Elisa ama le sfide e, nonostante il periodo che tutti noi stiamo vivendo, si definisce “meno riposata sì” ma “serena e tranquilla”.
A volte ho paura di essere contagiata perché comunque metto a rischio non solo me, ma anche questa creatura che porto in grembo e quindi sto molto più attenta che se fossi da sola. Però devo ammettere che non vivo nel terrore. Perché, volendo essere ottimisti, questo momento storico ha insegnato a tutti che c’era bisogno di un cambiamento, dentro noi stessi ma anche nel modo di trattare il pianeta in generale. Quindi se da un lato ha distrutto, dall’altro ha generato.
Se per noi adulti fare i conti con la pandemia è stato ed è tuttora difficile, anche i bambini, loro malgrado, hanno dovuto familiarizzare con nuove abitudini, modi di giocare alternativi, e soprattutto tante ore da trascorrere chiusi in casa, lontani dai propri compagni.
Durante il primo lockdown ho spiegato ad Ettore che bisognava mettere la mascherina, che c’era un virus in circolo e che quindi c’era il rischio di prendere l’influenza e bisognava stare attenti. Non si poteva andare troppo in giro, o al parco. Le scuole erano chiuse. E anche oggi quando andiamo in giro sa che non può e non deve toccare tutto quanto, che a volte si deve disinfettare le mani, e sempre si toglie le scarpe quando entra in casa.
Piccole ma importanti accortezze da insegnare ai più piccoli, ma che valgono anche per noi grandi.
Perché questo periodo è nuovo per tutti noi. Con tutto ciò che comporta. E ogni decisione, in questo momento, sembra avere un peso diverso.
“Ho scelto la vita”
Nuova vita significa cambiamento, rinascita. “Ho scelto un bambino, non ho scelto me“, conclude Elisa Di Francisca.
Una scelta altruista, come lo sono le scelte di ogni madre.
“Il naturale stato della maternità è l’altruismo. Quando si diventa una madre, non si è più il centro del proprio universo. Si abbandona quella posizione per i propri figli”
Jessica Lange
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