Le disuguaglianze di genere ostacolano il futuro dell’Italia.
Perché nel 2020 dobbiamo ancora parlare di come le disuguaglianze di genere condizionino il futuro delle bambine e delle adolescenti, rispetto ai loro coetanei maschi?
Per la Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il 20 novembre, Save the Children ha pubblicato l’11° Atlante dell’infanzia a rischio “Con gli occhi delle bambine”.
Il volume analizza la condizione dell’infanzia in Italia, approfondendo sulle condizioni di bambine ed adolescenti.
I dati confermano che il percorso verso la propria realizzazione sia più impegnativo e pieno di ostacoli per le ragazze che per i ragazzi.
In Italia più di 1 milione di ragazze tra i 15 e i 29 anni rischiano, entro il 2020, di non studiare, non lavorare ed essere tra i cosiddetti “Neet” – Neither in Employment or in Education or Training), rinunciando così ad aspirazioni e a progetti per il proprio futuro.
E’ molto sconfortante sapere che gli studiosi chiamano questo nostro fenomeno sociale “illusione della parità”.
Quindi anche se le bambine sono più brave già dall’infanzia, dalle scuole primarie; se le ragazze si laureano più dei ragazzi, facendo poi ingresso nel mondo del lavoro hanno minori possibilità di carriere e minor salario.
Eurostat segnala che le donne più a rischio povertà in Italia sono quelle tra i 25 e i 54 anni.
Scorrendo le pagine e leggendo le analisi si evidenza la maggiore capacità di resilienza che hanno le donne del futuro. A conferma di quanto si dice da sempre, senza differenza di generazione, che le donne sono più capaci di sopportare le difficoltà, essere multitasking e reagire meglio a preoccupazioni.
Quello che non ci auguriamo è che a causa della pandemia da Covid-19 aumentino ulteriormente le disuguaglianze di genere, andando ad intaccare anche i diritti faticosamente conquistati.
Fonte: https://atlante.savethechildren.it/index.html
Grazie Angela per aver trattato un tema così importante, facendo emergere un problema che ancora oggi nel 2020 è così radicato. Purtroppo la colpa di tutta questa disuguaglianza e di tutte le difficoltà che noi donne dobbiamo affrontare anche nel mondo dello studio e del lavoro è la cultura patriarcale. Una cultura che valorizza e privilegia solo gli uomini e che ci sminuisce fin da piccolissime. Le cose devono cambiare e per farlo dobbiamo impegnarci tutt* quant* per costruire un mondo più paritario.