L’emergenza climatica ha i minuti contati
Dopo aver trattato diversi temi per così dire collaterali, oggi voglio andare al nocciolo della questione, ossia l’emergenza climatica.
Era sicuramente un argomento cardine da affrontare e l’occasione per farlo proprio ora me l’ha servita su un vassoio d’argento Elisabetta Mazzeo, giornalista, scrittrice, nonché ideatrice del blog Distanti ma Unite. Elisabetta l’altro giorno mi ha girato il link della prima puntata della seconda stagione di “Un giorno ti dirò”, format curato da lei, in onda su Retesole, emittente di cui è anche vicedirettrice.
UN GIORNO TI DIRò… IL RISCALDAMENTO GLOBALE
La prima puntata di “Un giorno ti dirò…”, andata in onda su Retesole il 12 Ottobre, è dedicata infatti all’emergenza climatica, tema che spiega in modo chiaro e preciso.
La crisi climatica esiste, è già in atto e i suoi effetti negativi sono tangibili ovunque, anche in Italia. Negli ultimi anni eventi climatici estremi hanno colpito anche il nostro Paese, con inondazioni, siccità e ondate di caldo “africano”. Noi possiamo ancora ritenerci fortunat* , rispetto ad altre regioni del mondo già in ginocchio proprio a causa dei cambiamenti climatici.
Ormai non è più un mistero e sono copiosi gli studi scientifici che attestano che siamo nel bel mezzo di una delle più grandi e gravi emergenze che il nostro Pianeta abbia mai vissuto. E non si tratta come potreste pensare del Coranavirus, bensì proprio dell’emergenza climatica.
Nonostante questo, ancora oggi ci sono persone che ignorano il problema, chi non se ne preoccupa affatto e ancor peggio potenti di tutto il mondo che se ne infischiano, perpetuando politiche distruttive per il Pianeta.
IL COUNTDOWN è Già PARTITO
La situazione è grave e fare finta di nulla non solo non è più possibile, ma soprattutto è estremamente pericoloso, per il nostro mondo e per noi. Perché non abbiamo più tempo o meglio ne abbiamo pochissimo.
Il conto alla rovescia che ci separa da un punto di non ritorno, oltre il quale l’umanità andrà incontro a un’irreversibile emergenza climatica, è già partito ed è stato sotto gli occhi di tutt*, grazie al CLIMATE CLOCK. Il countdown è stato scandito infatti da un orologio digitale installato in pieno centro a Manhattan dal 19 al 27 settembre 2020, nell’ambito della settimana dedicata al clima. L’installazione è stata realizzata da due artisti americani, Gan Golan e Andrew Boyd, insieme a Katie Peyton, direttrice delle ricerche, Adrian Carpenter, curatore del lato tecnico, scienziat* e attivist* var*.
IL PUNTO DI NON RITORNO
Il tempo che ci rimane è davvero pochissimo. Poco più di 7 anni per evitare che il riscaldamento globale vada oltre la soglia degli 1,5 gradi centigradi, fissata dall’accordo di Parigi. Se non verranno attuati provvedimenti e interventi efficaci entro il 1 gennaio del 2028 il Pianeta diventerà protagonista di eventi climatici catastrofici. Ondate di calore mai viste prima, incendi sempre più frequenti e devastanti, periodi di siccità e acqua insufficiente per tutt*, inondazioni e uragani con conseguenze mortali senza distinzioni e precedenti.
I ghiacciai si scioglieranno in modo irreversibile e il livello dei mari si alzerà di mezzo metro, sommergendo le coste di tutto il mondo. La temperatura degli oceani si alzerà distruggendo le barriere coralline e alterando gli ecosistemi di 9 milioni di specie. La metà delle specie animali e il 60% di quelle vegetali rischieranno l’estinzione, con conseguenze drammatiche sull’intero ecosistema. Per non parlare dei conflitti armati dovuti ai cambiamenti climatici, che già oggi sono numerosissimi e terribili, che aumenterebbero del 40% .
L’EMERGENZA CLIMATICA è REALE ED è ORA
La crisi climatica sembra così lontana, ma invece non potrebbe essere più attuale e reale e non solo bisogna continuare a parlarne e a informarsi, ma soprattutto bisogna agire.
Il riscaldamento globale è causato dalle attività umane ed è quindi una nostra responsabilità sistemare le cose.
Il cambiamento deve essere generale e avvenire da tutte le parti. Dal basso, perché ognun* di noi ha il dovere e la possibilità di fare la differenza, attraverso le azioni quotidiane. Dalle aziende, delle industrie e in generale da chi produce. E soprattutto il cambiamento deve avvenire dall’alto, ossia da chi governa.
Esattamente come è stato fatto per il Coronavirus, i governi di tutto il mondo devono prendere quanto prima misure drastiche per rallentare l’emergenza climatica e contenerne gli effetti negativi.
Le lancette corrono veloci, ma l’umanità ha ancora la possibilità di aggiungere tempo al climate clock, ma solo se si unirà in questo intento e solo se si cominceranno ad attuare interventi efficaci e immediati.
E’ necessario agire, ora e tutt* insieme!
“Il cambiamento climatico è reale. La sfida è avvincente. E più a lungo aspettiamo, più difficile sarà risolvere il problema.”
(Jahn Forbes Kerry)