Caro marito…(non) ti vendo.

Periodo di calciomercato, periodo, per gli appassionati e le appassionate di calcio, di giocatori che vanno e giocatori che vengono. Non solo, però. Sempre più spesso il calciomercato ha a che fare con mogli e fidanzate determinanti nelle scelte dei compagni in merito a questa o quella trattativa.

Due donne, in queste settimane, sono spesso state protagoniste sui media proprio per questo motivo: Amra Dzeko, moglie di Edin, capitano della Roma, e Alice Campello, moglie di Alvaro Morata. Le loro storie sono legate a filo doppio, così come quelle dei piccoli Dalia (Dzeko) e Edoardo (Morata), venuti alla luce proprio al termine di calde settimane di mercato.
Entrambe sono la dimostrazione di quanto a volte i media parlino per partito preso: in tanti hanno scritto che Alice è stata determinante nella scelta di Alvaro di lasciare l’Atletico per tornare in Italia, sottovalutando come la ragazza, italiana e quindi legata alla famiglia, che vive a Mestre, si sia talmente integrata a Madrid tanto da sceglierla come città quando il marito smetterà di giocare. La decisione di tornare alla Juventus, quindi, è stata solo di Morata. Soltanto sua.

E qui arriviamo ad Amra Dzeko, dopo che Edin è rimasto alla Roma. La moglie del capitano giallorosso, che nella capitale ha partorito tre dei suoi quattro figli, è innamorata di Roma, della loro Villa di Casal Palocco e della loro vita romana, iniziata nel 2015. In passato ha spinto per restare in giallorosso, quando il marito sembrava ad un passo dall’Inter lei postava cuori giallorossi, ma stavolta, come la giovane Alice (classe 1995, Amra è del 1984) ha lasciato a Edin carta bianca e si è fatta da parte. Avrebbe accettato la nuova vita a Torino, così come la signora Morata, che aveva già seguito Alvaro a Londra, sarebbe rimasta in Spagna.

Perché è vero che le mogli spesso sono determinanti nel calciomercato, ma è vero anche che esistono le eccezioni. E Amra e Alice, questa estate, sono state eccezioni. E eccezionali, non entrando mai nelle decisioni (sportive) dei rispettivi compagni.