Maltrattamenti su minori: le Regioni si mobilitano
Recenti indagini evidenziano aumento dei casi di maltrattamenti su minori, con differenze tra le diverse regioni italiane: naturalmente anche questo fenomeno ha avuto un aumento a causa del lockdown da Coronavirus!
Quello che ci rattrista è che anche in questo caso, pare siano le regioni del sud ad avere il numero di vittime più alto.
Forse perché la giustizia si fa sentire di meno?
L’Organizzazione Umanitaria Cesvi con l’ultima pubblicazione ci racconta le differenze tra le singole regioni italiane e soprattutto evidenzia la solita differenza tra nord e sud: su 64 indici di valutazione a chiudere la classifica sono sempre Campania, Calabria, Sicilia e Puglia. Le regioni che affrontano meglio la problematica sarebbero Emilia Romagna, Trentino, Friuli e Veneto.
Il focus dei dati è allarmante:
- 1,3 miliardi di bambini sono stati sottoposti a forme di punizioni corporali;
- 261 milioni di scolari hanno sperimentato violenza da parte dei loro coetanei;
- 100.000 bambini sono stati vittime di omicidio.
In Sicilia si è poi protratta per molto tempo una situazione incresciosa, che si è risolta solo pochi giorni fa: non si è nominato mai un nuovo Garante per l’Infanzia e l’adolescenza se non dal 2016 al 2019, figura esistente in tutte le altre regioni, che ha delle funzioni importanti e che collabora costantemente con il Governo e la Giustizia.
È solo dello scorso 16 settembre il decreto che indice il bando pubblico per la suddetta nomina.
Questo risultato si è ottenuto grazie allo sforzo di alcune importanti associazioni di categoria che si occupano di tutela dei minori, come CAMMINO – Camera Nazionale Avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni, che hanno scritto più volte alla Regione Sicilia, enfatizzando l’importanza di avere una figura funzione come questa per una regione che presenta diverse criticità, esasperate durante l’emergenza sanitaria per la pandemia di Covid 19.