Dovremmo essere tutt* RETAKERS!
Per la prima volta dopo tanti mesi ho acceso le luci in casa la mattina e siedo davanti al pc sorseggiando una tisana tiepida (per fortuna non ancora bollente!). Insomma è davvero arrivato l’autunno. O almeno oggi così pare.
Tranquill*, diversamente da quanto può sembrare da questo incipit, non sono qua per parlare di stagioni e sentimenti annessi (anche se non mi dispiacerebbe), ma del fantastico mondo del RETAKE.
“Eh?”, “Di cosa?”, “Cha ha detto?”. Calmi calmi, ora vi spiego tutto. Procediamo con ordine.
IL WORLD CLEANUP DAY
Sabato scorso, il 19 settembre, è stato il World Cleanup Day. Si tratta di un’iniziativa civica e sociale di dimensioni globali, che ha come obiettivo quello di combattere in modo positivo il problema dell’inquinamento da rifiuti solidi abbandonati o smaltiti illegalmente.
Un problema che coinvolge davvero tutto il mondo e che proprio per questo vede coinvolti milioni di persone volontarie che, dal Giappone alle Hawaii, nell’arco della stessa giornata organizzano azioni di pulizia e mappatura dei rifiuti sul proprio territorio.
L’obiettivo di questa enorme “onda verde” è quello prima di tutto di ripulire il mondo e poi di tenerlo pulito attraverso una progressiva riduzione della produzione dei rifiuti su scala mondiale. Perché è questa l’unica vera soluzione che dobbiamo attuare tutt* quant* insieme: RIDURRE I RIFIUTI CHE PRODUCIAMO!
Lo ZERO WASTE (come dicono quelli fighi) deve essere il nostro mantra e la nostra filosofia di vita e vi assicuro che su questo argomento torneremo molto presto e molto spesso. Concentriamoci intanto sul primo punto del World Cleanup Day: ripulire il nostro bellissimo Pianeta!
Ripulire, rigenerare e recuperare i beni pubblici e l’ambiente in cui viviamo è l’obiettivo dei retakers.
IL RETAKE
Il RETAKE è un’associazione spontanea, no profit, laica e apartitica, di cittadin* volontar* e volenteros* di migliorare e prendersi cura delle strade, dei parchi, dei muri e dei monumenti delle proprie città, laddove abbandonati all’incuria, al vandalismo e alla sporcizia più totale.
In nome del principio di sussidiarietà (Art.118 della Costituzione) sono nati negli ultimi 10 anni in Italia centinaia di gruppi di retake che nel proprio quartiere organizzano interventi di clean up e rigenerazione urbana, ma anche eventi di sensibilizzazione ed educazione civica al rispetto del territorio e della res publica.
RETAKE ROMA
Spero di non sbagliare affermando che la realtà più grande e strutturata nel nostro Paese in questo campo è quella di Retake Roma. Il movimento romano nasce 10 anni fa dall’iniziativa di una donna, Rebecca Spitzmiller, che di fronte al rifiuto degli altri condomini di spendere dei soldi per ripulire le facciate del condominio, decise di farlo da sola. Si armò di uno specifico detergente, di tanta buona volontà e insieme al figlio ripulì i muri vandalizzati dell’edificio dove abitava. Si formò poi un gruppo di amiche che sulla scia del suo gesto iniziò a combattere il degrado urbano e l’indifferenza con il quale veniva comunemente accettato.
Dall’iniziativa, dal coraggio e dalla forza delle donne nasce quindi Retake Roma, che oggi, dopo 10 anni, conta oltre quindicimila volontar* e più di 70 gruppi di quartiere per una media di 20 iniziative a settimana.
RETAKE IN ITALIA
Il Retake non è una realtà esclusivamente della Capitale, ma anche di un’altra trentina di città italiane, tra cui Milano (Retake Milano è un’associazione ben strutturata e organizzata con un’esperienza decennale), Firenze, Napoli e Padova, solo per citarne alcune.
Oltre ai vari gruppi di Retake ci sono anche altre associazioni di cittadin*, che si prendono cura del territorio attraverso azioni di pulizia, riqualificazione e rigenerazione. Bellissimo il progetto ad esempio di Protect Our Home, i cui volontar* sono impegnati a tenere pulita la città di Asti.
TUTT* DOVREMMO ESSERE RETAKERS
Il 19 settembre è stato il World Cleanup Day, ma io credo che ogni giorno dovrebbe esserlo.
Ogni giorno ci dobbiamo impegnare per tenere pulito e prenderci cura del nostro Pianeta. Le strade, le aree verdi, le piazze e le spiagge sono casa nostra, esattamente come le quattro mura che abitiamo, ed è compito di tutt* quant* noi tenerle pulite, in ordine e in buono stato.
Non è un lavoro semplice, perché purtroppo il mondo è sempre più sporco e inquinato, ma questo non ci autorizza a stare fermi con le mani in mano. Non si può cedere all’indifferenza, non si può più chiudere gli occhi, bisogna agire e bisogna farlo subito e tutt* insieme.
Solo tutt* insieme si può attuare un vero cambiamento per raggiungere il nostro obiettivo finale: vivere in un pianeta pulito e sano.