Minori esposti su mezzi di comunicazione e social media: se si arrabbia “Er pupone”
Nuovo scontro tra Vip e testate giornalistiche alla sfrenata ricerca di gossip e scatti estivi rubati. Ed è proprio a causa di una foto sulla copertina del famoso settimanale “Gente” di Chanel Totti, figlia minorenne (13 anni) del calciatore e dell’altrettanto chiacchierata soubrette Ilary Blasi. E come al solito, solo quando succede a un personaggio famoso, alcuni problemi latenti della nostra società sono portati all’attenzione.
Questo tutto sommato forse è un bene, altrimenti non si potrebbe fare la riflessione su quanti, meno famosi ed in piena autonomia, postano continuamente foto dei propri figli sui social, senza pensare alle ripercussioni da un punto di vista emotivo e della tutela del diritto.
La tutela dei minorenni in relazione ai mezzi di comunicazione è una materia trattata dalla legge e dal Garante per l’Infanzia che nello specifico ha pubblicato la relazione “La tutela dei minorenni nel mondo della comunicazione” (https://www.garanteinfanzia.org/sites/default/files/la_tutela_dei_minorenni_nel_mondo_della_comunicazione.pdf).
Dietro una “semplice” foto pubblicata ci sono alcune domande:
il minore è capace di comunicarti se ha piacere o meno che la sua immagine sia esibita, cliccata, commentata?
Il minore comprende che la pericolosità è negli occhi di chi guarda?
Gli adulti sono consapevoli dei rischi legati al cyberbullismo, del passaparola elevato all’ennesima potenza e alla pedofilia e lo sfruttamento sessuale sviluppato sulla rete?
Nel caso della figlia di Totti, che è una adolescente, la faccenda si complica… perché purtroppo stiamo parlando di una fascia d’età in cui la consapevolezza della propria immagine si sta formando, e che se pensiamo alla costante esposizione, si realizza anche in relazione ai pareri dei suoi coetanei piuttosto che degli adulti con i quali l’adolescente viene in contatto.
“Sono molto dispiaciuta e amareggiata per le reazioni generate dalla pubblicazione sulla copertina di Gente numero 34 della foto di Francesco Totti e della figlia Chanel, scattate in spiaggia” dichiara Monica Mosca, direttrice di Gente all’ANSA. “Come direttore ho sempre inteso valorizzare le donne e più in generale sostenere i valori della famiglia: era l’intento anche di questa pubblicazione, in cui si è voluto semplicemente ritrarre la famiglia Totti in un momento di normalità. In alcun modo, ovviamente, abbiamo mai inteso uscire da questo obiettivo”.
Forse la Direttrice avrebbe potuto un colpo di telefono agli interessati che sarebbero stati felici di mandare una foto un po’ diversa? E il volto pixelato della bellissima tredicenne a quel punto non basta…
Sul tema della tutela dei minori sui social si è espresso anche il Tribunale di Chieti, che, con sentenza n. 403/2020, ha stabilito che occorre il consenso esplicito del figlio, che, seppur minorenne, ha già maturato una certa capacità di discernimento.
Questa decisione è in linea con quanto stabilito dal D.Lgs. 101/2018, provvedimento di recepimento in Italia del regolamento Ue 679/2016 (Gdpr), che fissa a 14 anni la soglia minima per iscriversi a un social network senza il consenso dei genitori. La normativa europea attribuisce dunque potere decisionale al minore almeno quattordicenne con riferimento alla sua vita su internet, in quanto capace di autodeterminarsi.
Il caso Totti è stato ritenuto così grave che Carlo Verna, Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ha deciso di segnalarlo per valutare l’eventuale violazione della Carta di Treviso, non soltanto per la pubblicazione della foto di una minorenne, per quanto figlia di due celebrità, ma per indotto l’attenzione dei lettori sul suo aspetto fisico.
Ci auguriamo naturalmente che il tema della tutela dei minori sia sempre in primo piano anche quando il clima di sarà un po’ più raffreddato!