I buoni propositi post-estate
Non so se capita anche a voi, per me, agosto non è solo il mese estivo/vacanziero per eccellenza, ma anche quello in cui programmo la prossima stagione. Mente sgombra, corpo in relax, quale momento migliore per buttare giù liste e pianificare? Quando lo faccio ho quella sensazione che questa volta si, ce la farò. Sono pienamente convinta delle mie capacità di impegnarmi e portare a termine la mia “to do list”. Fisso obiettivi e scadenze. Poi arrivo a metà settembre e penso: ” Ma come cavolo mi è venuto in mente ….”.
Fine agosto per me è un po come il 31 dicembre, come la domenica prima del lunedì quando inizia la dieta. Da quando vivo all’estero poi, ci penso sempre prima: le scuole quest’anno a Ginevra iniziano il 24 agosto, quindi la preparazione avviene in anticipo rispetto al mese di settembre, definito quello del rientro per eccellenza. Programmo, e poi tutto si infrange dopo appena qualche settimana dall’inizio della routine.
Mi “schianto”, nel vero senso della parola, contro i mille impegni che mi dividono tra lavoro e famiglia. Perché quelli non li calcolo quando butto giù la mia lista. E mi rendo conto tardi che non riesco a fare tutto. Ad essere sacrificata è quindi la mia programmazione estiva, che metto da parte nella speranza di riprenderla, prima o poi.
Tra le voci preferite della mia lista, c’è sempre: mettersi a dieta/perdere peso prima di Natale. Prima inizio proprio con la dieta. Dopo poche settimane di spesa “sana” e di stomaco che gorgoglia h24, succede che mi faccio tentare e quindi mi limito a togliere cibo spazzatura e alcol. Neanche arrivata ai primi di ottobre che l’alcol è di nuovo inserito nella lista (come potrei vivere senza un bicchiere di vino ogni tanto), inserisco anche qualche pacchetto di patatine ed ecco che il mio programma per perdere peso va in fumo prima dell’inverno.
Cerco allora di recuperare con la palestra, almeno posso mangiare e non sentirmi in colpa. Inizio dicendo”Ci andrò tutti i giorni”…immaginate come finisce, vero? Diciamo che mi attesto sulle due volte a settimana, ma non sono sempre regolare.
Tra le voci fisse del mio programma estivo c’è anche”migliorare il mio francese e inglese”. Premetto che sono lingue che conosco benissimo, solo che mi sono un po’ fissata e da qualche anno ho deciso che voglio parlarle come un madrelingua. Ecco allora che mi faccio maratone di serie tv in lingua originale. Parto bene, mi ci dedico anche un’ora al giorno, il tempo di un episodio. Tutto si riduce drasticamente in poche settimane: l’ora dedicata alle lingue viene spostata sempre più in là nel corso della giornata. Solo che poi arrivo a fine giornata senza accorgermene. Allora passo ai libri: altra voce della lista è “leggere tutti i libri che ho in arretrato” e vi assicuro che sono tanti.
Mio marito teme quando metto piede in una libreria e lo capisco: esco sempre con qualcosa in mano e faccio veramente fatica a limitarmi. Il problema è come sempre il tempo. Di solito amo leggere prima di andare a dormire. Ma, complice la vecchiaia, gli occhi mi si chiudono appena poggio la testa sul cuscino e così leggo la stessa frase per una settimana prima di riuscire ad andare avanti. Risultato: un libro mi dura sei mesi.
Dopo anni di tentativi e mezzi successi ottenuti, quest’anno ho le idee molto più chiare. Invece di inserire una lunga lista di cose da fare, la mia programmazione post estate 2020 sarà fare solo una cosa. Tipo, trovare un’ora per me, ogni tanto durante la settimana. Mi sembra un’ottimo programma: breve, conciso e con una vaga speranza di portare a termine qualcosa.