Mangia. Prega. Ama.
Ci pensavo guardandomi allo specchio. Siamo in vacanza e si sa che è bello mangiare cose nuove quando sei in viaggio. Arancini, pesce alla griglia… la lista è troppo lunga.
Essendo in un villaggio ne vedo di gente in costume da bagno, in continuazione e ripenso al Messico. Donne di tutte le forme e colori in perizoma. Io avevo solo Lorenzo e mi sentivo enorme. Loro vivevano tranquillamente la loro forma fisica. Le donne messicane, tutte come Frida, sorridenti e spensierate. Le donne italiane, nere e piene di rughe causate dal sole, secche sempre a strillare contro i mariti.
Sempre a dieta.
In Italia la pressione sull’aspetto fisico la sento molto. Tutte che pensano a diventare nere e ad essere magre magre magre.
Ma io come posso andare in vacanza in Puglia, Calabria e Sicilia e non mangiare? Dicono che mangiare sia uno dei piacere della vita e io non posso rinunciarci. Mi circondo di amiche che come me in spiaggia mangiano l’ultimo Magnum e non la frutta fresca di stagione. Che ci posso fare?
Con la scusa che allatto ne approfitto, quei due chili in più cerco di non vederli. Vi potrò sembrare catastrofica ma da quando sono mamma se c’è una cosa di cui ho paura è della morte e non della bilancia. L’idea di non vedere crescere i miei figli mi terrorizza molto più della bilancia. In una società basata sull’apparenza io preferisco la pancia piena. Anche se si avvicinano alla mia pancia e me la accarezzano chiedendomi ” nascondi un terzo figlio qui?” Io quella pancia la porto con fierezza. Ho partorito solo otto mesi fa. Ne potrei tirar fuori di teoria sulla pancia che prima dei nove mesi post parto non rientra.
10 consigli per dimagrire dopo il parto.
Provate a scriverlo su google avrete centinaia di risultati, per non parlare di “tornare in forma per l’estate” e a me sale la tristezza. Non devono dirmelo gli altri che devo bere tanta acqua, massaggiare la pancia, fare massaggi drenanti per facilitare la circolazione e restituire tono alla pancia?! Voglio i miei tempi, voglio poter portar il mio vestito taglia 42 con un pó di pancetta. Dobbiamo essere tutte uguali? Fatte fon lo stampino?
Dall’estetista.
Sono andata dall’estetista perché sono rimasta bloccata con un braccio all’inizio di questa vacanza siciliana. Stesa sul lettino mentre la gentilissima signora cercava di sbloccare i miei nervi accavallati ascoltavo una ragazza che raccontava della sua dieta. Il nome era complicatissimo ma in sostanza prevedeva:
1. a colazione una yogurt greco zero grassi con cinque mandorla
2. A pranzo insalata con cinque olive
3. A cena pesce bollito o carne bianca
La ragazza si lamentava di non sentirsi benissimo, anzi piuttosto debole, ma aveva perso 2 chili in 2 giorni quindi avrebbe continuato, fino alla morte direi io. Ho pensato che diventerà mamma, che capirà da sola quanto poco conta essere una taglia 40 o 42.
Le cose importanti nella vita sono altre.
“Per essere felice, devi sapere dove sei in ogni momento. Questo è equilibrio perfetto, proprio a punto tra cielo e terra. Non troppo “Dio”, non troppo “io”, altrimenti vita troppo pazza. Tu perdi equilibrio, tu perdi potere!”
KETUT LIYER, mangia, prega, ama.