Ridateci l’educazione e risolleveremo il mondo
Nessuno tra i nostri bambini e ragazzi avrebbe mai pensato di vivere il sogno di “non dover andare a scuola, stare a casa e godere delle coccole dei propri genitori h24”, ma dopo mesi i mesi di “infinito” lockdown, da poco il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato l’ordinanza che indica la data del 14 settembre per l’avvio delle lezioni dell’anno scolastico 2020/21.
Poco male, perché pare, da una ricerca dell’Osservatorio Web Stars Channel sulla Generazione Z, condotta su un campione di oltre 47 milioni di bambini e ragazzi, che la maggioranza voglia assolutamente tornare tra i banchi!
Tutti tornano a desiderare la routine scolastica e tutti dichiarano che la didattica a distanza, ma soprattutto l’allontanamento dai compagni sono stati piacevoli fino ad un certo punto.
Anche il nuovo rapporto pubblicato da Save The Children dal titolo “Save our education”, volto a sensibilizzare sulla necessità di garantire un futuro di educazione ed istruzione, evidenzia che i profondi tagli al budget per l’istruzione e la crescente povertà causati dalla pandemia di Coronavirus potrebbero costringere almeno 9,7 milioni di bambini a lasciare la scuola per sempre entro la fine di quest’anno, mentre altri milioni avranno gravi ritardi nell’apprendimento.
«La chiusura delle scuole – si precisa nel documento – va ben oltre la perdita dell’istruzione per molti bambini: li ha lasciati lontani da quei luoghi sicuri dove potevano giocare con gli amici, mangiare e accedere ai servizi sanitari, compresi quelli per la salute mentale».
Il rapporto punta l’attenzione sugli effetti sconvolgenti che l’epidemia di Coronavirus potrebbe avere sull’educazione, a causa anche delle decisioni dei Governi di togliere fondi al settore educativo per spostarli dove pensano ci sia più bisogno.
Intanto per il rientro, ci saranno regole pratiche alle quali nessuno potrà sottrarsi.
Ve ne anticipo qui qualcuna: gli ingressi scaglionati per evitare assembramenti; banchi monoposto a distanza minima di 1 metro, per un totale di circa 20 alunni; il bagno sarà accessibile per un solo studente alla volta e con mascherina; le igienizzazioni saranno costanti e frequenti; la ricreazione e le attività sportive sono quelle che richiedono più diversificazioni a causa delle differenti possibilità delle singole strutture scolastiche; molte mense scolastiche resteranno proprio chiuse;
Il rientro sicuramente comporterà un cambiamento di regole, strutture e maggiore impegno da parte del corpo docenti e degli stessi allievi.
Ma la fiducia e la speranza nelle nuove generazioni e questa nuova linfa vitale, scaturita da un periodo di crisi, dovrà essere posata sulla convinzione che l’educazione è tra le leve principali con le quali risolleveremo il mondo!