Italia Terra Mia: ricominciamo da qui #5
Come ogni giovedì, eccoci di nuovo al nostro appuntamento alla scoperta delle regioni di Italia.
Dopo avervi raccontato tanto mare e un po’ di montagna, oggi mescoliamo un po’ le carte e cerchiamo di accontentare chiunque, viaggiando da nord a sud: cari lettori, vi portiamo in Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Campania!
Paola – Trentino Alto Adige
La montagna è il mio luogo del cuore. E quando dico “montagne”, per me ci sono solo quelle del Trentino-Alto Adige. L’amore è scoccato da bambina. Per circa 15 anni consecutivi le vacanze di famiglia le ho passate sui monti del Trentino. Moena era il nostro campo base: da lì partivano escursioni e scoperte. Sia in inverno sia in estate. In Trentino ho imparato a sciare, ad andare per funghi, a fare ferrate, free climbing ed arrampicate di ogni genere. Ho imparato a passeggiare ascoltando il suono dei boschi, a conquistare la vetta scoprendo il calore dei rifugi. Ho scoperto i canederli, gli spatzle, il vov caldo con panna e i pizzoccheri. Ma anche le mele, quelle
buone, le malghe e trovato amicizie che durano ancora oggi. Roma
è casa mia, il Trentino il mio rifugio.
Un po’ di geografia – Il Trentino-Alto Adige è la regione italiana più settentrionale del Paese. Autonoma, ospita poco più di un milione di abitanti ed è considerata per gran parte del suo territorio interamente montuosa. Confina ad est e sud-est con il Veneto, a ovest e sud-ovest con la
Lombardia. A nord e a nord-est con i Lander austriaci, Tirolo e Salisburghese, a nord – ovest con il cantone svizzero dei Grigioni. La regione è compresa tra le Alpi centrali e quelle orientali. A Sud il confine è delimitato dal Lago di Garda e dalle Prealpi venete.
Il posto da non perdere – Difficile sceglierne uno solo! I laghi forse meritano più di tutti. C’è quello di Braies che sembra provenire da un luogo magico e quello di Rèsia famoso per il suo campanile che esce dall’acqua. C’è quello di Carezza e quello di Dobbiaco e poi c’è il complesso montuoso
Sciliar-Catinaccio e Latemar (patrimonio mondiale dell’Unesco dal
2009), una meraviglia per gli occhi e gli amanti delle rocce.
Il posto del cuore – Piz Boè. E’ un rifugio che si trova a 3.000 metri. Esistono 4 diversi sentieri con altrettanti diversi gradi di difficoltà. E’ stato il primo che ho conquistato dopo una camminata di oltre 4 ore. Dal rifugio, situato alla base della piramide del Piz, è possibile percorrere un sentiero che arriva in vetta attraverso detriti rocciose e funi metalliche che servono a superare i punti più difficili.
Il nostro consiglio – Fermatevi a gustare la panna appena fatta in una delle tante malghe che si trovano sui sentieri. Assaggiate i pizzoccheri alla
valtellinese e i canederli nelle loro tante varianti. Non fatevi mancare un giro per andare a funghi. Con un esperto, mi raccomando, mai da soli! E parlate con le mucche: durante una delle tante passeggiate estive capita spesso di incontrarle. Non sembra ma sanno ascoltare!
Luisa – Emilia Romagna
Ci troviamo nel centro – nord della nostra penisola, in una delle regioni più grandi d’Italia. Mi sento legata a questa regione perchè è proprio qua che è nata mia nonna. Nonostante i miei ricordi siano vaghi e un po’ sbiaditi, l’Emilia Romagna occupa una parte del mio cuore, e di certo ha tanto da vedere: la sua riviera è fra le più rinomate di tutta Italia, non tanto per la bellezza del mare tanto più per quel che rappresenta (uno stile di vita, una mentalità, un pezzo della storia italiana) ma anche le sue città sono davvero belle e ricche di storia e cultura.
Un po’ di geografia – come detto prima, ci troviamo nel centro – nord dell’Italia. L’Emilia Romagna confina a nord con Veneto e Lombardia, a ovest con la Lombardia e il Piemonte, a sud con la Liguria, la Toscana e le Marche mentre ad est è bagnata dal Mar Adriatico. Questa regione è in realtà l’unione di due sotto regioni: l’Emilia, di cui fanno parte Piacenza, Parma, Reggio, Modena e Ferrara e la Romagna, di cui fanno parte Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini. Le due regioni sono unite dalle provincie facenti parte di Bologna, che si estendono in entrambe le zone.
Il posto da non perdere – indubbiamente la riviera romagnola. Ci sono tanti motivi per andare in Emilia Romagna, e uno di questi è indubbiamente il mare. A differenza di tante altre regioni, va detto che che il mare che bagna la romagna non sia fra i più belli d’Italia, ma la riviera romagnola riesce a compensare benissimo con i suoi servizi: ogni stabilimento è attrezzato e organizzato con scrupolosa precisione, in spiaggia potete trovare qualsiasi servizio, a fine giornata troverete i lettini già messi in direzione sole per il giorno dopo. L’intrattenimento – giornaliero e serale – è fra i migliori d’Italia.
Il posto del cuore – usciamo dalla riviera e tuffiamoci nel capoluogo di regione: Bologna. Ammetto, a onor del vero, di non sentirmi del tutto di consigliarvi una visita in questa città d’estate perchè è terribilmente calda, ma non può non essere vista. La sua Piazza Grande, le torri dell’Asinello, la Fontana del Nettuno, i famosi portici, le sue piccole vie, la casa di Lucio Dalla. E ancora i pastifici dove fare scorta di tortellini, i ristoranti e più di loro le trattorie tipiche dove perdersi nella bontà della cucina emiliana e romagnola. Bologna è facilmente raggiungibile da tutta Italia, sia in auto che in treno, per i pi avventurieri (almeno per questa estate) anche in aereo.
Il nostro consiglio – oltre la cultura e la riviera, insieme alla cucina che merita una menzione a parte (fra paste ripiene e salumi, passando per le carni e le piadine, i formaggi e i vini), se siete appassionati di motori a 4 e 2 ruote, potete dedicare un giorno alla visita delle più grandi case automobilistiche italiane: Ferrari, Lamborghini e Ducati sono fra i nomi più famosi, qui potrete visitare i musei di queste note imprese italiane, provare a guidare una macchina su uno dei tanti percorsi privati e conoscere la gloriosa storia di queste famiglie.
Giovanna – Campania
Stavolta gioco in casa e vi parlerò della mia regione: la Campania. Terra ospitale e accogliente, ricca di sapori e scorci meravigliosi tutti da “gustare”. “Vir Napul e po’ muor” recita in vecchio detto popolare, come a dire “dopo aver visto Napoli puoi dire di averle viste tutte” La città partenopea incanta anche gli occhi più distratti: dai tipici quartieri al famoso panorama del golfo non si può restare indifferenti. Dal capoluogo campano partono i collegamenti per le isole: Capri, Ischia e Procida.
Un po’ di geografia – Situata nel sud Italia la Campania confina con Lazio, Molise, Basilicata e Puglia e la sua costa è bagnata dal mar Tirreno. Si sviluppa soprattutto in lunghezza, in una fascia di circa 300 chilometri.
Il posto da non perdere – Accoglie turisti da ogni angolo del mondo e noi italiani siamo davvero fortunati ad averla a “pochi passi”: la Costiera Amalfitana è un luogo magico. La costa è situata tra Napoli e Salerno ed è facilmente raggiungibile in auto ma anche in treno. Ogni scorcio regala emozioni e tramonti unici, da non perdere. Ad Amalfi, Maiori, Minori, Vietri ogni paesaggio sembra un dipinto. Se cercate un po’ di relax in spiaggia potreste avere qualche difficoltà a trovare posto (soprattutto durante il weekend). Infatti la costiera è caratterizzata da insenature molto strette, e proprio per questo uniche al mondo. Più larga invece la spiaggia di Maiori. E tra i vicoli, le tipiche ceramiche e il profumo di limoni ci trascorrerei intere giornate. Il fitto reticolato di viuzze e gradini è dominato dal Duomo di Amalfi e dal suo portico potrete accedere al Chiostro del Paradiso e alla Basilica del Crocifisso.
Il posto del cuore – La mia Montesarchio. Qui sono cresciuta, a circa 15 chilometri da Benevento e a mezz’ora da Caserta. E’ il mio paese, quindi sembrerò di parte, ma non è solo questione di cuore. In questo piccolo borgo (tra i più belli d’Italia) sviluppato sull’Appia di cose da vedere e da assaggiare ce ne sono, eccome. La prima cosa che colpisce è la collina che sovrasta il paese, sulla sua cima ci sono la Torre e il Castello, simbolo di Montesarchio. La cittadina sannita nasce alle pendici del monte Taburno ed è uno dei centri commerciali a forte densità abitativa dell’intera Valle Caudina. L’antica “Caudium” era passaggio obbligato per i traffici commerciali dei romani. Sotto Ferdinando II di Borbone, il castello e la torre furono destinati a prigioni di stato: in essi furono rinchiusi i patrioti napoletani Michele Pironti, Nicola Nisco e Carlo Poerio.
Il nostro consiglio – Per un tuffo Nella natura o in acque cristalline la costa cilentana è il luogo ideale, qui avrete l’imbarazzo della scelta tra Acciaroli, Palinuro, Scario e tanti altri piccoli paesi.Campania è sinonimo di buon cibo. A Napoli la tappa per una buona pizza è d’obbligo, ottima in gran parte delle pizzerie del centro storico. Optate per la mitica margherita che non delude mai e, se non badate troppo alle calorie, assaggiate la pizza fritta (Eh si, le fritture napoletane sono una specialità). Per il dessert, oltre la mitica sfogliatella, fate un salto nella famosa pasticceria di Sal De Riso: punto forte la ricotta e pera