Non Se Ne Può Più
Siamo in un clima di forte sofferenza, in America la vediamo nelle manifestazioni contro il razzismo ancora molto presente in tutto il continente, in Italia Chef Rubio decide di lasciare i social reclamando libertà di espressione.
Gabriele Rubini è uno chef da molti conosciuto per i suoi programmi di cucina su DMax, tra cui”unti e bisunti”. Romano, 37 anni, ex rugbista, con la passione per la fotografia. Ricordo di averlo incontrato in un autogrill sulla strada per Porto Cesareo, accento romano spiccato, grande spirito e bella presenza. Ci scattammo anche una foto tutti insieme.
Ho scoperto che scatta delle foto fantastiche,con la sua F2 35mm. Su instagram ha un profilo @Chefrubiofotographer dove pubblica solo le sue fantastiche foto ma ha deciso di chiuderlo perché i social oscurano il suo profilo. Mark Zuckenberg, o chi per lui, oscura il suo profilo per la sua campagna contro l’occupazione della Palestina e per alcuni post antisionisti.
Sicuramente avrete già sentito parlare di Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti,che ha firmato un ordine esecutivo con l’obiettivo di ridurre la possibilità, da parte delle aziende che gestiscono i social network, di censurare o segnalare i contenuti pubblicati dai propri utenti. Anche quando essi sono falsi, imprecisi o alimentano l’odio sociale. Finora, infatti, gli amministratori di piattaforme come Twitter o Facebook hanno goduto di una “immunità”, che li ha protetti da contenziosi nel momento in cui decidevano, ad esempio, di cancellare un post. Ora, con la nuova normativa voluta dalla Casa Bianca, la libertà d’azione dei colossi del web dovrebbe essere fortemente ridotta. Le autorità garanti potranno infatti intervenire per valutare se le compagnie abbiano o meno leso la libertà di espressione, in caso appunto di interventi sui post degli utenti.
Ed è quello di cui si lamenta Chef Rubio, attività di limitazione di visualizzazione di stories e feed, addirittura followers bloccati con la giustificazione dei boot. Ma non viviamo in democrazia? Ma quelli che invece pubblicano foto di ragazzine quasi nude o in posizioni sconce, per essere educata, non meriterebbero la censura?! Non credo che questa sia una sensazione che colpisca solo lui. Anche io mi vedo spesso bloccata foto da Instagram, di me che gioco con mio figlio, e poi scorrendo la home mi ritrovo a guardare filmati di cani maltrattati o peggio. Siamo davvero liberi? Non se ne può più davvero. Usciamo da tre mesi rinchiusi in casa e sono i luoghi in cui dovremmo poter condividere la nostra ritrovata vita a metterci dei paletti.