A mano a mano la vita ritorna
Per dirla con Rino Gaetano, arriva una stagione della vita in cui il vento ti soffia sul viso e ti volti a guardare quanta strada hai fatto e quanta potrai ancora farne. Certi momenti sono rivelatori e sì il cantautore calabrese parlava d’amore tra due persone, ma esiste anche quel voler bene a noi stessi che è alla base di ogni cosa. Possiamo andare oltre la sofferenza, attraversare il buio e scorgere in noi la luce. E’ questa la tematica di “Apri le Labbra” un cortometraggio che sta riscuotendo critiche positive e riconoscimenti, scritto e diretto da Eleonora Ivone.
Conosco Eleonora dal liceo, bella intelligente e magnetica. L’ho seguita mentre si faceva strada tra pubblicità, televisione, cinema e teatro e l’ho vista dedicarsi alla famiglia, sin da giovanissima, scommettendo su se stessa e sul suo amore, per il regista e drammaturgo Angelo Longoni. L’ho scoperta autrice e regista e l’ho ascoltata parlare del suo lavoro e dei suoi obiettivi, della giustizia e dell’impegno sociale. Mi ha raccontato delle sue giornate di moglie, da ben ventisei anni, e di mamma, di tre bellissime figlie, della cura di sé come donna e di come è nato il suo short film.
“Avevo la necessità di raccontare una storia al femminile, che parlasse della violenza sulle donne”.
“Si è sviluppato poi, nel processo di scrittura con mio marito Angelo, un racconto in cui protagoniste sono due bambine che subiscono violenza dal proprio padre, per cui ne è scaturita una trama legata alla pedofilia“.
Due temi che si intrecciano, uno che fonda le radici sull’altro, problemi culturali e sociali che per certi versi sono ancora tabù, materie di dibattiti e discussioni, tante parole che ancora nel 2020 restano lettera morta. Tuttora assistiamo impotenti ad una casistica in ascesa che nel periodo della quarantena si è anche ampliata.
I dati sulla violenza sulle donne durante l’isolamento sono inquietanti. La convivenza forzata con il proprio persecutore ha peggiorato la situazione, facendo scoppiare aggressioni sempre più ravvicinate e violente. Secondo una rilevazione fatta dai centri anti violenza D.i.Re., rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le richieste di aiuto sono aumentate del 74,5 per cento. https://www.youtube.com/watch?v=rhdWEXxlNgs&feature=youtu.be
Discorso analogo per i casi di abusi sui minori durante il lockdown. L’Osservatorio mondiale contro la pedofilia ha rivelato che le segnalazioni, ricevute dal primo marzo, sono aumentate del 40% rispetto ai mesi precedenti. La maggior parte delle vittime ha meno di 10 anni e ad essere colpite sono in maggioranza le bambine. https://ilbolive.unipd.it/it/news/violenza-sulle-donne-aumentano-casi-durante
Numeri sconcertanti e raccapriccianti, moltissimi dei quali ancora sommersi “perché le vittime hanno paura a denunciare, devono trovare prima il coraggio di parlare. Una volta trovate forza e decisione, avranno anche il dovere di dimostrare le loro accuse. Nei casi di pedofilia è ancora peggio, perché i bambini, in quanto tali, non vengono nemmeno creduti”
Su tutto questo magma incandescente, di detto e non detto, si pone Apri le labbra.
“Quando ho deciso di occuparmi di questa problematica, ho rischiato su ogni fronte. Mio marito ed io abbiamo deciso di investire in una start up con una nostra società, la Wake Up produzioni, forti anche del fatto di aver vinto un bando della Regione Lazio. I nostri progetti sono iniziati proprio con questo cortometraggio. Malgrado l’argomento sia molto duro, ho notato da subito interesse, è stato apprezzato e ha avuto riscontri positivi. Non è ancora visibile al grande pubblico perché al momento viaggia e circola nei Festival. A Venezia è stato accolto benissimo, è andato anche oltre i confini Italiani, arrivando in Europa e negli Stati Uniti, ottenendo riconoscimenti e menzioni. Sono otto minuti intensi dove prendo una posizione precisa.”
Protagonista di Apri le Labbra è una splendida Gaia De Laurentiis, premiata anche come miglior attrice al Digital Media Fest “Gaia mi ha detto di si immediatamente, ha preso solo i minuti necessari per leggere la sceneggiatura e poi mi ha richiamata accettando. Si lavora bene con le donne specialmente quando si ha la stessa visione e non c’è competizione”
Nel cortometraggio la bambina che ha subito abusi dal padre è cresciuta. Ormai adulta, l’esistenza la pone in una posizione di superiorità, rispetto al suo carnefice. Non è più lei a essere vulnerabile e, in questo nuovo rapporto di forza, decide di non vendicarsi, sceglie di andare oltre. Non c’è il perdono, invece c’è la volontà di rinascere dalle proprie cicatrici per avere una vita migliore.
Quando l’arte apre un varco nei temi sociali e pone l’attenzione su questo genere di violenza, allora può spuntare veramente la fiducia in un’inversione di tendenza, sensibilizzando il tema degli abusi e avviando un cambiamento culturale. Nello stesso modo può rinascere un’aspettativa di vita positiva, per la protagonista di Apri le labbra. E sempre per dirla con Rino Gaetano: a mano a mano vedrai con il tempo/ Lì sopra il suo viso lo stesso sorriso/ Che il vento crudele ti aveva rubato… La speranza è tornata
Non mi resta che attendere l’opera prima di Eleonora ma la premessa di Apri le labbra è già una promessa. Concludendo con un sorriso, parliamo del suo spot pubblicitario insieme a Andy Garcia: lui un vero artista ma anche grande cavaliere. Un gentleman molto cortese ed educato. Una grandezza in scena e una capacità di recitare, anche parlando semplicemente di un liquore.