Diario semiserio: ritorno dal parrucchiere | VIDEO
Ripartire non è semplice, diciamo la verità. Forse non ce ne rendiamo conto, ma siamo in uno stato confusionale, a metà tra la convinzione che l’incubo stia per finire e la paura che possa tornare da un momento all’altro.
E’ con questo stato d’animo che martedì scorso ho varcato di nuovo l’uscio di casa per fare una di quelle cose finalmente consentite: sono andata a tagliarmi i capelli. Sì, ho sfruttato la mia quarta uscita in tre mesi per compiere un’azione piuttosto frivola, se vogliamo, ma che frivola in fondo non è affatto e, anzi, rappresenta a pieno titolo l’intento di questo diario semiserio che porto avanti dal 9 marzo.
Ma andiamo con ordine. Intanto c’è da dire che se volete andare dal parrucchiere non potete pensarci il giorno prima. Di questi tempi serve almeno una settimana di preavviso perchè le limitazioni imposte alla categoria consentono di servire molti meno clienti al giorno, ovviamente.
Quindi non fate come me che vi svegliate una mattina e dite “Ah domani quasi quasi vado a sfoltire la chioma” perchè rischiate di passare due giorni al telefono prima di trovare un posto libero.
Con la scusa ho rivisto Roma
Conoscendomi e sapendo che, nonostante la riapertura, non ho ancora lo slancio per uscire così spesso senza un valido motivo, ho scelto un parrucchiere dall’altra parte della città.
Già che c’ero, siccome non vedevo i miei genitori dall’ultimo video, mi sono fatta accompagnare da loro. Li ho trovati provati dalla popolarità inattesa che gli è piovuta addosso dopo il reportage che li ha visti protagonisti. Infatti questa volta hanno preferito non comparire, diciamo che mi hanno concesso solo un cameo…
Abbiamo attraversato il centro, passando per San Giovanni, Circo Massimo, Lungotevere e San Pietro. Che dire, la città è sempre la stessa, forse un po’ provata anche lei. Meno caotica sicuramente, ma più stanca.
Taglio, messa in piega e mascherina
Arrivata dal parrucchiere ho dovuto effettuare tutte le procedure del caso prima di iniziare il classico iter del lavaggio, taglio e messa in piega.
Quindi, lavaggio mani con il detergente scaccia batteri, inserimento guanti e mascherina, individuazione della postazione a me riservata e rigorosamente a debita distanza da tutti.
A parte il fatto che tutti indossavano i dispositivi di protezione e che nella fase dell’asciugatura ci si sente un po’ come durante una corsa sul posto dentro una sauna, direi che il mio ritorno dal parrucchiere è stato il primo passo verso un ritorno alla normalità.
Il taglio è venuto come lo volevo e il prezzo mi è sembrato nella norma. Insomma, se è vero che nessuna nuova fase può cominciare senza un nuovo taglio di capelli, adesso sì, siamo pronti per iniziare.
E come dice Stefania, la parrucchiera: “E’ dura, ma ci adatteremo. Forza!”