Un pregiudizio chiamato Islam
È inutile sottolineare la marea di pregiudizi e idiozie dette intorno alla parola Islam. Pregiudizi e idiozie che proprio negli ultimi giorni hanno toccato il culmine del ridicolo.
Se qualcuno ha combattuto per la libertà di espressione, forse è il caso di usarla con criterio. Non è necessario esprimere la propria opinione su tutto. Potete anche evitare.
Silvia Romano, inutile presentarla, è stata prigioniera per 18 mesi. Tornata a casa dopo un calvario che nessuno di noi può immaginare, ha trovato un’Italia colma di odio e insulti.
Di seguito i più gettonati nella playlist di “cose dette a caso”.
Quanto ci costa?
Non sapevo ci fossero delle quotazioni di mercato per la vita umana. Ditemele, vorrei sapere il mio prezzo al chilo.
L’infedele
Lo sapete che siamo uno stato laico, no? Ha tradito la fedeltà di chi?
L’ingrata
L’abbiamo liberata e non c’ha detto neanche grazie. Scortese.
Neo-Terrorista
Indossare un velo è il primo atto di terrorismo. Alla gogna i foulard e sciarpe!
Abbiamo finanziato il terrorismo!
Non è lasciando morire Silvia che si combatte il terrorismo.
E per la schiera di insulti sessisti avvalorati da foto false, smettetela di giocare “a chi ce l’ha più lungo” solo perché siete dietro una tastiera.
Silvia è stata vittima di Al-Shaabab e oggi è vittima del qualunquismo più becero. È vittima di insulti gratuiti, di titoli di giornale che fanno inorridire, di un’ Italia piccola, bigotta e chiusa.
Non c’è istruzione che tenga quando non si vuole vedere oltre il proprio naso, oltre il pregiudizio o la paura.
Bentornata a casa, Aisha!
E se la conversione fosse stata l’unico spiraglio di luce, che male c’è a cambiare Dio? Lo racconta anche Ernesto Pagano nel suo documentario Napolislam. Chi ha trovato nel Corano le risposte che cercava e non è un neo-terrorista o un infedele.
Se un qualsiasi libro o religione o idea vi danno conforto non saranno certo dei commenti su Facebook a farvi cambiare idea.
A chi ha scelto in libertà, a chi è tornato a casa, a chi ha smesso di avere paura, a chi ha deciso di non scegliere, all’inclusione e ad un’Italia migliore.
Questo è il credo!