Io mi svezzo da solo

Io mi svezzo da solo

Non sono qui per dirvi come svezzare vostro figlio. Solo il pediatra può darvi indicazioni e voi dovreste provare a svezzare vostro figlio. Il condizionale è d’obbligo e se avete più di un figlio mi capirete sicuramente.


Ho due figli, del secondo ho iniziato lo svezzamento due settimane fa. Il primo non ha mangiato nulla a parte la frutta leofilizzata e il mio latte fino al suo primo anno di età. Per magia, siamo andati in Sardegna in estate e il pane carasau gli ha aperto lo stomaco al cibo da grandi. A parte gli scherzi, ho buttato brodo vegetale per sei mesi, c’erano giorni in cui lo mangiava altri in cui voleva solo il mio latte. Il pediatra mi diceva di non desistere e di continuare comunque con il mio latte. Ma solo dopo quella vacanza Lorenzo, ora quasi quattrenne, ha scoperto il piacere del mangiare e ha anche abbandonato il mio latte.


Leonardo è, invece, un caso a parte. All’inizio della quarantena ho iniziato a notare che seguiva il cibo dalla forchetta alla mia bocca. Uno, due, tre volte visto che avevo quasi cinque mesi, ho tirato fuori il ricettario di Lorenzo. Ho preparato il brodo vegetale e ci ho aggiunto un po’ di cra di riso. Flop totale. Mi sono detta che forse avevo percepito male la sua voglia di provare il nostro cibo. Ma i giorni successivi lui continuava a seguirmi mentre mangiavo come quando guardi una partita di tennis. Avete presente? Cosi da madre snaturata che sono ho comprato un po’ di composte di carote, zucca, verdure dolci insomma. Indovinate un po’? Leonardo ha mangiato subito un barattolo di carote. Nel frattempo sono andata dal pediatra che non mi ha dato ricettari e ha detto di comprare tutte le composte per la sua età e iniziare a testare i suoi gusti. In effetti Leonardo non mangia nulla di verde, continua a non amare la crema di riso e cereali.

Come avrete notato c’è un approccio diverso a Lussemburgo rispetto allo svezzamento in Italia. E ammetto di aver cercato su google come svezzano i francesi i propri bambini, e iniziano dalle composte e non dalla crema di riso. In Italia, o almeno nel ricettario che ho di Lorenzo, si consiglia di iniziare da un solo alimento a pranzo e continuare per un mese. Il secondo mese inserirne un altro a cena, continuando con il latte a richiesta.


Per aiutarvi in questa importante fase di crescita dei vostri figli vi consiglio “io mi svezzo da solo “di Lucio Piermarini. Il libro sommariamente consiglia di :
“conoscere prima bene il proprio figlio”, e qui vi rimando a quando ho notato la voglia di mio figlio di rubarmi il pranzo quasi;
“Tenere il bambino a tavola con i genitori” condividere un momento di convivialità e accertarsi di mangiare bene, per apprendere al meglio a mangiare al vostro piccolo;
“Aspettare i sei mesi circa” così il bambino non rischierà allergie, intolleranze, diarree, inalazione di corpi estranei,;
“Aspettare la richiesta di cibo del bambino”
“Soddisfare qualsiasi sua richiesta sempre e ovunque”
“Smettere gli assaggi se cessa la richiesta” ovvero tanto chiede, tanto si dà.
“Non cambiare ritmi e durata dei pasti in famiglia”
“L’allattamento prosegue come si vuole”.

100 ricette per l’Infanzia
È una guida alla corretta alimentazione del bambino dallo svezzamento alla scuola scritto da Giuseppe Sangiorgi Celllini e Annamaria Toti. Questo è piuttosto un ricettario utilissimo se volete dare ai vostri figli una alimentazione variegata.

Svezzamento
Letteralmente descrive l’abbandono totale del seno da parte del bambino per il quale sembrerebbe solo un vezzo ma il bambino non deve abbandonare nulla ma è solo un’arricchimento che poi diventa un cambiamento di un regime dietetico molto parziale e graduale.

Anna Piccolomini

Come si chiama mamma? Piccolomini Anna. È grassa o magra? Grassa. È Bassa o alta? Alta. Cosa le piace mangiare? Pasta e anche un po' di gnocchi. Come le piace vestirsi? Bene. Quanti anni ha? 3 come me. Quale regalo vorresti fare alla mamma? Una macchina telecomandata. Chi ama la mamma? Io e non papà. Cosa fa la mamma? Sta con me e Leonardo. Di cosa ti parla sempre la mamma? Di non dire brutte parole. Dove vuoi viaggiare con la mamma? Alla scuola e all'asilo. Cosa vuoi fare da grande? Accompagnare un bimbo all'asilo. Di cosa ha paura la mamma? Di perdere il bus. Cosa piace alla mamma? Mangiare. Cosa fa arrabbiare mamma? Quando lancio le macchinine e dico brutte parole. Ecco come mi vede mio figlio. Mi descrive di sicuro come una donna sposata con due figli, che lotta ogni giorno per lavorare nel sociale. Vivo a Lussemburgo ma sono anche originaria di questo Paese e per metà pugliese. Amo il rosa da sempre e mamma dice che ho una classe innata. Amo osservare e mi lascio andare solo con le persone che amo. La mia prima impressione è sempre quella giusta.

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