Di necessità virtù: è tempo di drink take away
Amici vicini e lontani, amanti del vivere rilassato, ci siamo lasciati con la promessa di organizzare al meglio le nostre abitudini e tradizioni tanto frivole quanto necessarie.
Il momento aperitivo ha vissuto con noi la fase iniziale della clausura chiamandoci a raccolta su piattaforme online per poter continuare a condividere, a viverci “distanti ma uniti”. Adesso, catapultati nella fase 2, simpaticamente definita “la fase 1 a mezze maniche”, scopro con piacere che non tutto è perduto.
Barman e Barlady si sono rimboccati le maniche, hanno ripreso in mano i loro shaker e hanno fatto di necessità virtù. Un nuovo modo per reinventarsi senza andare completamente a fondo.
Sto parlando del take away, non solo del caffè al mattino in shot di polistirolo… a quelli siamo già abituati, ma a nientepopodimeno che al cocktail delivery, cioè prendi il tuo drink e porta a casa.
Simpaticissime confezioni in plastica sigillata, contenenti il cocktail miscelato ad hoc dal tuo barman di fiducia. Alcuni propongono anche il set componibile: olive e spicchio di arancia, per l’amato spritz, oppure ombrellino e frutta esotica per gli innumerevoli drink dell’estate.
Che idea geniale!
Lo so, lo so… creare un Cuba Libre a casa non richiede chissà quale complicato meccanismo di miscelazione (eppure ci vogliono le giuste dosi per averne uno perfetto!) ma la sapienza e l’esperienza di chi fa questo mestiere con passione rende tutto molto più magico… oltre ad essere un modo per ripartire a piccoli passi. Fase 2 non ti temiamo!
Per me un gin tonic!