Vademecum della spesa di Furio

Vademecum della spesa di Furio

Il Covid-19 ha irrimediabilmente cambiato le nostre vite. Ce lo ripetiamo da giorni, tornare alla normalità sarà lento. Il virus ha intaccato il nostro vivere quotidiano ed ogni cosa che facciamo e faremo sarà condizionata. Personalmente quest’ultimo è un termine che odio, però ho capito che se vogliamo veramente uscirne bisogna sacrificare un pezzo della nostra libertà. E anche della nostra sanità mentale. Piccoli gesti di vita quotidiana completamente stravolti dal virus. Vi faccio un esempio.

C’è una cosa che facciamo proprio tutti: la spesa. Un semplice gesto che da circa due mesi non è più lo stesso. Al di là delle file interminabili dei primi giorni, mi sono accorta di come viviamo in modo diverso all’interno del supermercato. Si, lo so, detta così fa ridere, ma fateci caso: già quando andiamo, ci assale un certo nervosismo. Metti su la mascherina, infila i guanti….hai preso il disinfettante? E la lista della spesa? (Si, perché in tempi di Coronavirus ci ricordiamo pure quella).

Una volta dentro, i più organizzati tirano fuori la lista divisa per reparto, roba che neanche Marie Kondo,  e poi via, un giro veloce, prendiamo quello che ci serve, attenzione a chi ci sta vicino, passo svelto e via, fuori. Che tristezza. Non che fare la spesa prima fosse  tutto questo Carnevale di Rio, ma adesso è diventato un momento triste, sbrigativo,  nonché una delle poche uscite “legali” che possiamo fare. E questo la rende ancora più triste.

Per curiosità sono andata a leggere i consigli dell’ Istituto Superiore di Sanità per fare la spesa libera da ansie da Coronavirus. Il problema è che poi l’ansia ti assale quando leggi il vademecum.

All’ingresso dell’esercizio commerciale si consiglia di  “utilizzare i gel/spray sanificanti messi a disposizione dagli esercenti per la disinfezione dei manici dei carrelli/cestelli” ( pure…), e inoltre “dopo la sanificazione delle mani è importante non toccarsi bocca, viso, occhi ed evitare di toccare altri oggetti (cellulare, borsa, ecc.)” e infine bisogna “utilizzare sempre i guanti monouso messi a disposizione dagli esercenti” magari mettendoli sopra quelli personali”.

Ma non finisce qui.

Una volta arrivati a casa, bisogna “avere cura di non poggiare le buste della spesa  su superfici con cui verranno in contatto alimenti. Lavare periodicamente le borse riutilizzabili con acqua e sapone o soluzioni disinfettati a base di cloro”

Cosaaaa????

Poi, “prima di riporre la spesa e dopo averla sistemata, lavare accuratamente le mani con acqua calda e sapone, per 40-60 secondi”. Per l’Iss non è necessario una disinfezione delle confezioni alimentari ma “è importante invece “disporre gli alimenti all’interno del frigorifero rispettando il principio di separazione fra i prodotti crudi e i prodotti cotti, che devono essere sempre preservati da eventuali contaminazioni all’interno di recipienti chiusi o mediante idonea copertura”.

Praticamente, un incubo.

Tralasciamo poi tutto quello che dovrebbe essere fatto per disinfettare le superfici, o riporre i cibi in modo corretto dentro la dispensa. Diciamocelo: questo Coronavirus rischia di farci diventare dei sociopatici, dove il confine con la pazzia diventa molto labile, dove non trovare un semplice oggetto su uno scaffale ci farà scattare la tachicardia. Oppure, diventeremo tutti come Furio. Ve lo ricordate il personaggio di Carlo Verdone?

https://www.youtube.com/watch?v=pZGOJveCNw0&t=6s
Bianco, Rosso e Verdone – 1981

Non importa che voi siate Furio o dei sociopatici. Solo una Magda ci salverà. Solo così potremmo sperare in un ritorno alla normalità delle nostre menti. E magari della nostra spesa.

Paola Proietti

Classe '77, giornalista professionista dal 2008. Ho lavorato in radio, televisione e, vista l'età, anche per la vecchia carta stampata. Orgogliosamente romana, nel 2015 mi trasferisco, per amore, in Svizzera, a Ginevra, dove rivoluziono la mia vita e il mio lavoro. Mamma di due bambine, lotto costantemente con l'accento francese e scopro ogni giorno un pezzo di me, da vera multitasking expat.

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