Noi, il mostro e il riscatto di Madre Natura
Care amiche,
sinceramente non sapevo come iniziare questo racconto, in particolare di cosa raccontarvi.
All’inizio ho pensato di condividere con voi come passo le mie giornate durante questa quarantena – tra homeoffice, corsi di yoga online e altri progetti – oppure darvi dei consigli su come tenervi occupate e produttive durante questi giorni. Pero’ di questi consigli ormai se ne trovano tantissimi su internet. Durante questo “tempo in più” che ci è stato dato, ho riflettuto tantissimo sulla situazione e come tutto questo potrebbe cambiare la nostra società e il nostro modo di vivere.
Da tanti anni ormai condivido i miei pensieri e la mia vita nel mio diario. Durante questo tempo mi sono trovata a scrivere molto di più. Quindi ho deciso di farvi partecipi di uno dei miei pensieri più recenti annotati nel mio diario.
Caro Diario,
Stiamo vivendo un periodo particolarmente difficile in tutti i sensi, un periodo che le nostre generazioni non hanno mai dovuto affrontare. Stiamo combattendo una battaglia contro un mostro silenzioso. Questo male non è un prodotto della guerra o del terrorismo – è una forza invisibile che non conosce razza, né cultura, né religione o colore della pelle. Un mostro che ci toglie il respiro, ci allontana dalle persone che amiamo e ci fa sentire soli. Ma non importa quanto sia oscuro questo capitolo della storia umana, in tutto questo c’è un punto luminoso: per la prima volta il mondo intero è nella stessa squadra a combattere la stessa battaglia. Durante questo tempo ci rendiamo conto – come razza umana – che siamo tutti molto più simili di quanto avessimo mai immaginato.
Spesso penso a quanto tutto questo che stiamo vivendo potrebbe cambiare il modo di come pensiamo e viviamo. Forse tutto questo ci fa capire che non siamo tanto indispensabili quanto pensavamo. Il mondo senza di noi sta meglio, la natura si sta riprendendo e finalmente Madre Natura riesce a respirare di nuovo. Forse questo mostro ci ha messo in gabbia per farci riflettere sui nostri atteggiamenti verso noi stessi e gli altri e verso le nostre terre. Un giorno sicuramente racconteremo ai nostri figli o ai nostri nipoti di questo periodo difficile. Forse, un giorno ci renderemo conto, che quello che stiamo vivendo in questo momento ha per sempre cambiato il nostro modo di essere.”
Care amiche, spero che queste due righe, o piuttosto romanzo :), vi facciano riflettere e unirci ancora di più.
Vanessa Ciliberto