A tutto volume! La Musica ci salverà

Stavo leggendo un interessante articolo sul fenomeno tutto italiano della musica urbana dai balconi a cui abbiamo assistito circa una quarantena di giorni fa. Un fenomeno nato spontaneamente dalle menti e dalle ugole italiane per unire i cuori, tirar su il morale e sentirci soprattutto un popolo unito.
Noi italiani sappiamo farci amare tant’è vero che il canto on the balcony è stato apprezzato molto anche all’estero. Credo fermamente che la Musica abbia un potere che va oltre… oltre le persone, le nazioni, le azioni, i pensieri,…  unisce e rende liberi.

Quando cantiamo a volte abbiamo anche i brividi! A me succede con l’inno nazionale prima delle partite dei Mondiali, con Battisti, con Mina, con De Gregori, con la Vanoni, la lista è lunga…
Questa sensazione è effettivamente  inspiegabile? No!

L’articolo infatti chiarisce lo stretto rapporto che esiste tra gli effetti della musica e la biochimica.
Cosa si scatena dentro di noi quando a squarciagola inebriamo tutto il vicinato?

Non è questione di essere intonati o delle vere capre belanti. Citando l’articolo Il canto ha il potere di confinare in un angolo la tristezza: le endorfine e la dopamina prendono il posto del dolore inondando il nostro corpo di benessere e noi ne siamo riconoscenti!

E se canti in gruppo poi, il livello di cortisolo (maledetto ormone dello stress) tocca i minimi storici.

Ora non ho la pretesa di diventare un’esperta dell’argomento ma immaginare il mio cervello illuminato a festa mentre canto la mia canzone preferita sarebbe un’esperienza bellissima.
Se qualcuno tra di voi conduce studi con le neuroimmagini (quelle che documentano cosa accade nel cervello) mi prenoto!

“Non si canta perché si è felici; si è felici perché si canta” (William James, psicologo)