I problemi sono come i bulli: vanno isolati
E’ sempre bello fare bilanci e tirare le somme. Almeno per me è così.
Mi piace mettere dei punti ogni tanto e ricominciare da capo, anche solo mentalmente. La trovo un’attività utile a snellire le problematiche, come quando hai dieci buste della spesa da portare su casa e, anche se avessi le braccia bioniche, non potresti comunque farlo da sola perchè è
la spesa della quarantena e quelle buste sono piene di scatolame, farina, patate e acqua in bottiglia.
Insomma, per restare nella metafora, sei lì con questi 100 chili di generi alimentari e non puoi far altro che dividerli. Dieci per volta, cinque da un lato e cinque dall’altro e ripetere la cosa per tutte le volte necessarie.
Io credo che alleggerire il peso della vita e della spesa possa essere una strategia per ridimensionare i problemi affrontandoli uno alla volta.
Questa incredibile e assurda situazione in cui ci ritroviamo, ad esempio, ha in sé tantissimi aspetti critici che, se fronteggiati tutti insieme, hanno il potere di schiacciarci.
Ecco perchè è il caso di fermarsi un attimo, fare un elenco delle difficoltà del momento e iniziare a concentrarsi su una a piacere.
La prima cosa che noteremo è che quella problematica non potremo comunque risolverla nell’immediato, pur se presa da sola. Quindi che abbiamo risolto? Vi chiederete voi. Nulla di concreto, in effetti, ma avremo ridimensionato il problema perchè isolato dal resto delle criticità.
Il punto è che i problemi sono come i bulli. Se stanno in gruppo si credono forti, aggrediscono, feriscono, sembrano invincibili. Ma se poi li trovi da soli sotto casa, magari ti evitano per non farsi
vedere. Quindi, per capire se un problema o un bullo o una spesa siano avversari alla nostra portata, non c’è altra soluzione se non quella di “isolarli”.
Una volta isolati, i problemi possono essere messi in ordine di priorità o di grandezza e solo alla fine si possono provare a risolvere.
Poco importa se ci riusciremo davvero. Voglio dire, se il nostro lavoro è fermo a causa di una pandemia globale non è che abbiamo la bacchetta magica per farlo ripartire.
Ma con la giusta valutazione del problema, magari, saremo in grado di guardarci finalmente intorno e vedere se non c’è qualcos’altro che possiamo fare o che avremmo sempre voluto fare, ma non c’è mai stato il
tempo per farlo.
Ridimensionare i problemi
La cosa più importante è che ridimensionando i problemi, facendo diventare sempre più piccoli loro, diventeremo più grandi noi. E quando si innesca questa consapevolezza, quando ci trasformiamo nella versione più forte di noi stessi, di solito, poi, la vita ci premia sempre.
di Martina Vassallo