Addio “manie di controllo”, benvenuta quarantena

Addio “manie di controllo”, benvenuta quarantena

Il tempo sembra essersi fermato, anche se non è affatto così e dopo 41 giorni mi chiedo “che cosa ho concluso in queste ultime settimane?”.
Bè, ho innanzitutto trasformato il mio profilo Instagram in una sorta di diario…
ma nella maggior parte dei casi i miei post riguardano cibo. 🤣


Non amavo cucinare, eppure ho scoperto che è un’ottima valvola di sfogo, un modo per tenersi compagnia, per ricordare con i sapori le cene con gli amici, la pasta fatta in casa di nonna, la Pasqua in famiglia; insomma parte di ciò che è venuto a mancare in questi primi mesi del 2020.


Oltre ad aver appreso qualcosa in più dell’arte culinaria, la mia vita non è cambiata molto o forse non è cambiata affatto (lol): sveglia, studio, allenamento, Netflix and repeat.
Sono una studentessa e questo in parte mi ha “salvata”, perché cosa vuoi che sia la quarantena quando hai superato le foto al mare, i concerti, le serate in discoteca (degli altri) mentre tu eri chiusa in casa a studiare per la sessione estiva.



Nonostante ciò, mai avrei pensato di vivere questo periodo storico.
Siamo tutti consapevoli che la vita è imprevedibile, che non possiamo controllare tutto, ma chi glielo spiega alle mie “manie di controllo”? alla vita pianificata giorno per giorno?


Eppure questa quarantena mi ha consentito di lavorare su me stessa, mi ha fatto capire che è inutile voler controllare a tutti i costi ciò che non possiamo controllare, che è inutile vivere, o meglio “non vivere”, mentre cerchiamo di raggiungere gli obiettivi prefissati e ci perdiamo tutto il bello che ci circonda, gli anni che non torneranno e il tempo che nessuno ci restituirà.

Il mio “diario” della quarantena su Instagram inizia sempre con l’hashtag “#day …”,  così da ricordare anche a me stessa che i giorni passano anche se le nostre vite sembrano in standby.


Se oggi dovessi pubblicare un post, racconterei della chiacchierata che ho avuto con una signora del mio paese (io sul balcone, lei per strada, a scanso di equivoci.

#day41


ore 15:00 , caffè sul balcone, la signora Antonietta passa, mi saluta  e dopo i soliti convenevoli “come stai? che fai?”, mi dice: “questo periodo mi ricorda tanto la mia fanciullezza, non avevamo tutto ciò che avete voi, non avevamo la vostra libertà, ma eravamo felici. Sono uscita a prendere una boccata d’aria , perché la piazza così vuota e silenziosa mi riporta indietro nel tempo e mi rende particolarmente serena.

Teggiano


È difficile per voi giovani di oggi convivere con queste restrizioni, ma ti auguro di vivere la tua gioventù con la stessa felicità con cui l’ho vissuta io e soprattutto circondata da tanto amore, perché senza l’amore non siamo nulla.”


Insomma il #day41 si conclude con “non tutti i mali vengono per nuocere”. In fin dei conti penso che non avremo soltanto ricordi negativi di questo periodo se conserveremo anche la stessa capacità che abbiamo ora di ascoltare, aiutare e capire il prossimo.

Martina Mea

distantimaunite

Magazine digitale di intrattenimento. #unpezzoallavolta selezioniamo storie e interviste per raccontarvi il mondo, a modo nostro. "Non chiederci perché siamo uguali, scopri perché siamo diverse".

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