#challenge. Il post parto? Un incubo
Se dovessi parlarvi del mio post parto non saprei da dove iniziare. Ho avuto due figli, sono state per fortuna due gravidanze tranquille, la prima colma di felicità e di chili di troppo, portati con fierezza e amore. Ho perso tutti i chili di troppo un anno dopo, ma non vi descrivo lo stato del mio povero seno.
Poi mi sono sposata e lo stress dei preparativi mi ha in realtà fatto scendere sotto peso, che ho prontamente recuperato con un bel viaggio di nozze in California e Messico. Vi direte “che bello avrai mangiato un sacco di schifezze in America!” Proprio no, il mio corpo non reggeva nulla, tutto troppo grasso e di dubbio sapore. Avendo fatto il viaggio di nozze con il piccoletto, allora duenne, ero molto preoccupata di cercare qualcosa di commestibile per lui. In Messico però, in un villaggio con super buffet continentale, non ci siamo fatti mancare nulla tutti e tre e siamo tornati in splendida forma.
Pochi mesi dopo ho scoperto di aspettare Leonardo ma questa volta ero intenzionata a cercare di non diventare un’elefantessa. Complice il mio ginecologo che mi pesava a ogni visita. Mai dimenticherò la sua battuta dopo il mio viaggio di due settimane in Puglia (potete immaginare che avevo preso qualche etto in più), con lui che con accento tedesco mi dice “meno male che qui si mangia male, non come in Italia!”.
In effetti forse la scarsità di frutta, che ho scoperto essere sconsigliata durante la gravidanza a causa dell’alto tasso di zuccheri, mi ha aiutata a non ingrassare troppo. Ma ora non mi va di aspettare un anno prima di tornare in forma. Chissà perché ogni giorno mi peso sperando di aver perso più di un etto. La sedentarietà della quarantena non mi aiuta affatto e non me la sento di mettermi a dieta stretta perché allatto. È difficile vedere il proprio corpo così diverso. Anche se è cambiato per far crescere una vita, si vorrebbe tornare di nuovo le giovincelle di prima il mese dopo il parto.
E poi? Nel post parto non ci vuoi mettere anche il marito da gestire? Non so voi ma io ho lottato molto con mio marito. Dopo la nascita del nostro primo figlio credeva che nulla fosse cambiato. Anna lavora e poi torna a casa, cucina, rassetta casa, si occupa del piccolo… ecc.ecc. Mio marito ha cambiato per la prima volta il pannolino al bambino quando quest’ultimo aveva un anno. Capite? C’è chi mi ha detto che fosse colpa della cultura, della pugliesità, della suocera. Ma c’è anche chi mi ha detto “anche mio marito era così ma poi è cambiato!”. C’è stato un click nella mia testa: ho deciso di parlargli e spiegargli il mio stato d’animo, di stress e di preoccupazione a causa del mio cambiamento fisico ma anche mentale (e qui ci vorrebbero altri 20 articoli per spiegare cosa cambia in noi donne quando abbiamo un figlio). Dopo questa chiacchierata a tratti accesa, il mio dolce maritino ha deciso di essere un papà presente. Certo devo ripetere le stesse cose ogni giorno, ma almeno le fa.
Questi sono stati i miei due più grandi scogli del post parto, non vedo l’ora di leggere quello delle mie colleghe così come ho letto quello di Elisabetta Mazzeo.