Pizza da asporto? La consegnano i pinguini!
Dopo intere settimane di reclusione forzata, non pensate di avere le allucinazioni se ordinate una pizza a domicilio e al vostro citofono si presenta un pinguino! Si, avete capito bene!! Succede a Roma, dove i titolari della “Pizzeria Teresina La Tradizione” hanno pensato bene di regalare un sorriso ai loro clienti, mettendo in campo questa simpatica iniziativa. Che non è solo un modo per allietare la quarantena, ma rappresenta anche un lodevole progetto a favore dell’ambiente.
“Abbiamo iniziato a fantasticare su come poter rendere ancora più divertente il nostro lavoro e il servizio di consegna ma allo stesso tempo fare qualcosa per la salvaguardia del pianeta – raccontano i proprietari – Detto fatto, la mattina seguente, dopo innumerevoli scambi di email e di telefonate, non del tutto privi di difficolà linguistiche, abbiamo avuto la prima videocall su Skype con l’International Penguin Research Insitute, il cui contributo è stato assolutamente decisivo per portare avanti il progetto. La prima reazione degli enti interpellati è stata esattamente la stessa che hanno avuto i nostri amici e parenti durante tutta la fase preliminare del progetto: incredulità. La stessa che abbiamo potuto vedere negli occhi della prima cliente che si è vista recapitare le pizze accompagnate da una simpatica mascotte! Espressione incredula, dunque, che però lascia subito spazio ad una risata: è proprio questo che speriamo di riuscire a regalare con il nostro operato”.
Un pinguino alla porta insomma, insieme ad una gustosa pizza e ad una bella risata! Proprio quello che ci vuole di questi tempi! “Speriamo di portare, insieme alle pizze, un piccolo momento di felicità, più che mai necessario in questo periodo così particolare per tutti noi” concludono i ragazzi de “Pizzeria Teresina La Tradizione” di Roma.
Un team che con guanti monouso, procedure di disinfezione straordinaria dopo ogni consegna, distanze interpersonali da mantenere anche all’interno del laboratorio… va avanti garantendo serenità e sicurezza.
“Sotto la mascherina, c’è ancora il sorriso!”